Proporrò la cancellazione del 24 aprile dal calendario.
giovedì, aprile 24, 2008
*mi manca il sole di bari
martedì, febbraio 05, 2008
cose che capitano
Dovevo scrivere qui da almeno due settimane.
Da quando una giapponese mi ha chiesto se poteva fotografarmi la borsa alla stazione.
Perchè momenti fashion di questo genere non capitano tutti i giorni.
E soprattutto come disse lui -queste cose capitano solo a te-.
Riflettiamo sul fatto che potrebbe essere il titolo del prossimo libro di moccia.
Riflettiamo sul fatto che Moccia in Italia sia uno scrittore.
Magari scuotiamo leggermente il capo e guardiamo con malinconia ad un qualunque classico nella nostra libreria.
Chiediamogli scusa.
Quindi ragioniamo sull'interessante coincidenza di eventi che mi porta, ad esempio, ad avere un'influenza bastarda, di quelle che ti fanno venire gli occhi a palla e la testa come un pallone e ti costringono ad un ripasso disperato per l'esame di storia indossando un paio di occhiali da sole come ray charles.
Riflettiamo sul fatto che non basta che io studi filosofia.
Bisogna anche aggiungere una spolverata di sfiga leggera leggera per dare quel tocco in più.
Soffermiamoci sul fatto che berlusconi è di nuovo tra noi.
Sulla sensazione che non se ne sia mai andato, che accompagnandolo gentilmente alla porta ce lo siamo ritrovato di nuovo seduto in salotto a misurarsi le orecchie col righello.
Riflettiamo sul servizio di studio aperto sulla ballerina brasiliana che al carnevale di rio ballava tutta ignuda. Soffermiamoci sul suo popò luccicante e sullo sguardo finto ammiccante dell'annunciatrice a cui tocca annunciare nel telegiornale della sera di quel culo lì.
Riflettiamo sull'indignazione di Ferrara.
Riflettiamo sulla mia indignazione nei confronti dei suoi denti.
Anche se mio padre è dentista non è che io abbia una fissa per i denti.
Però quei denti lì fanno schifo. Sono gialli, sono marci, non puoi farti fare dei primi piani con quei denti- Soldi ne avrà no? E perchè non si fa fare una bella pulizia degli incisivi? Meditiamo.
E infine aiutatemi in questo pensiero complesso che mi toglie il sonno e mi impedisce di sognare la mia vita svedese con bionde trecce morbide e quattro chili in meno spalmati su lunghe gambe da renna.
Alleprossime elezioni sono indecisa se votare per carlo conti, jerry scotti o amadeus.
Chiedo l'aiuto del pubblico.
E mi scuso.
Ho preso gli antibiotici.
lunedì, ottobre 15, 2007
Chi vuol essere milionario? Io.
Negli ultimi dieci giorni ho cominciato almeno sei o sette post in cui raccontavo le mie disavventure nella Nuova Grande Università, di treni guasti e ritardi apocalittici, di non avere mai visto tante Vuitton e Gucci in vita mia, di non avere ancora chiaro cosa cacchio studierò quest'anno e della generale impressione che il mio lettore mp3 abbia tirato le cuoia nel mio primo giorno da pendolare appena passata magenta.
(E con la stampante rotta siamo ormai alla rivolta delle macchine ribelli).
Poi succedeva che mi perdevo a metà, facevo resoconti troppo lunghi, mi veniva il raffreddore, tornavo a casa priva della facoltà di intendere e di volere e quindi niente, ho lasciato perdere e ho fatto diventare tutto secco e arido come solo un blog abbandonato può essere.
Stasera non respiro più da nessuna delle due narici e ho male a tutte le ossa di cui ricordo il nome (e anche a un paio di ossicini di cui non sospettavo l'esistenza).
Inoltre ho le ghiandole gonfie come palloni da rugby e sono un po' incazzata con i miei condomini che non hanno voluto accendere prima il riscaldamento così ci sfangavano un paio di prada prestige e intanto a me veniva il raffreddore.
Per cui ecco qui, il post sulla mia vita di adesso è ancora in fase ideale e lo demiurgizzerò non appena avrò smesso di scarnificarmi il naso con quegli odiosi fazzolettini scottex che, col c***o c'hanno la morbidezza di un cucciolo di labrador.
L'unica cosa bella del raffreddore è il vics spalmabile, scaduto nel 2002 ma poco importa.
La sera prima di addormentarmi, avvolta in una nuvola di vapori medicamentosi sogno di un mondo migliore in cui a 24 anni puoi smettere di cercare soluzioni culturali a problemi reali, e ogni tanto puoi passare dal via e ritirare cento euro e costruire un dannato albergo in parco della vittoria.
E penso che forse la soluzione c'è, basta chiamare Jerry Scotti e chiedergli se mi è possibile diventare milionaria dal momento che stasera avevo azzeccato la domanda da 35.000 euro.
Sarei un'ottima milionaria, lo so.
Poi i vapori mi atterrano e il mondo si buio e lontano.
Domani è un altro martedì.
domenica, marzo 11, 2007
sPring
Domenica mattina.
Preparo il the, ancora troppo stordita per dare ordine a una serie di pensieri che abbiano significato. La domenica mattina è sensazioni, che poi di questo periodo le sensazioni diventano tutto, sarà che quest'anno ho l'impressione che compirò 120anni. Magari a guardare sempre ogni minimo dettaglio, si invecchia prima, la valigia di passi diventa pesante e se poi uno non vuole lasciare indietro niente, beh spostarsi diventa un'impresa, sempre, comunque. Domenica mattina. Quando succede che mi svegli presto come oggi. Sorseggiare il the davanti al computer, due righe/un sorso, spiare la mia faccia addormentata e spettinata nel monitor. Vorrei che tornasse la primavera di quando ero bambina e arrivava la stagione degli intervalli in cortile. C'era quel cielo super blu che diventava rosa poco dopo il tramonto e l'aria dolcissima che accarezzava tutti. Cose che ci sono ancora oggi, certamente. Ma è difficile, bisogna fare uno sforzo per accorgersene, e allora è perchè si sta diventando grandi e gli anni saranno presto 121.
martedì, febbraio 20, 2007
Boh/\/\
Ci sono. Eh sì. Ci sono.
Poco a dir la verità. Presente a me stessa la maggior parte del tempo. Ma, a volte, inevitabilmente assente. C'è una canzone in questo periodo. La ascolto poco ma mi suona sempre dentro la piccola circolazione. L'ho fatta ripassare la settimana scorsa. La piccola circolazione. La grande circolazione. Il cuore che pompa come una macchina. Di certo è meglio immaginarselo con le due curve tenere e graziose che come un ammasso di capillari e tessuto muscolari e tubi di arterie e vene che entrano ed escono. Le illustrazioni del libro di scienze mi fanno impressione. Io insegno storia e geografia e italiano. Lì le cose impressionanti sono solo quelle che escono dalle penne dei bambini.
Shit. Domani è mercoledì. Le vacanze sono finite e io non sono riuscita a dormire oltre le nove. In compenso non mi sono dedicata ad alcuna attività utile. Volevo fare shopping e non ci sono riuscita. Volevo recuperare un incarnito che non fosse simile a quello di dddracula. E non ci sono riuscita. Volevo andare a vedere l'arte del sogno ma è chiaro che in questo postaccio melmoso non lo faranno mai. Maledetta lobby delle multisale.
Fancù a Manuale d'Ammore 2,3,4. Con Scamarcio che lo fa con Monica che lo fa con Vincent che lo fa con Angelina che lo fa con Brad che lo fa con Valeria Golino.
Fancù ai saldi con la moda tirolese del 1982. Ci manca più solo di trovare i portachiavi coi ciucci, i body di non è la rai e i pantaloni con le staffe che mettevo in 5a elementare.
Fancù a due ore di supplenza in più domani.
Sono già supplente io. perchè ribadire il concetto facendomi diventare supplente alla seconda?
Shit= domani si ricomincia = non ho voglia penniente = la canzone era dirty dancing di parker lewis
mercoledì, novembre 15, 2006
Pubblicità Okkulta (odio le cose scritte con le k al posto delle c)
Qualcuno di blogger.com deve avere letto il mio post sul sonno indotto dalle guide css e html.
Grazie a una serie di pigrissimi clic sono perfino riuscita ad aggiornare la colonnina dei link, perdutasi per cause misteriose.
Scrivo poco eh?
I know.
In realtà scrivo tantissimo, non l'ho mai detto prima perchè appartengo a quella categoria di persone non superstiziose che però meglio non parlare di una cosa fino a quando non è andata in porto. Cmq. Ci sarebbe questo spettacolo teatrale cui ho costretto con la forza alcune amiche a prendere parte in qualità di attrici ai miei deliri narrativi che mai avrei avuto il coraggio di recitare io stessa. E quindi siamo partite, testi, prove, canzoni, cazzate (quelle sempre moltissime), assicurazioni, luoghi, persone e adesso è quasi di mettersi sotto sul serio. Presto avremo anche un blog www.lepaillettes.blogspot.com. Al momento siamo ancora lì che organizziamo contenuti, discutiamo di come riuscire a ottenere un letto in stile ottocento senza pagare nulla, e ci perdiamo in discussione metafisiche su come sarebbe bello il mondo se fossimo famose e piene di soldi. Lo aggiorneremo al più presto.
Ecco. Mi sono pure fatta pubblicità occulta. Come se postassi una mia foto mentre sorseggiavo pampero con al polso un rolex di diamanti, un paio di occhiali D&G (ma non esistono più le magliette docile e gabbiana? le preferivo alla versione nazionalpopolare del dammela e...vabbè il resto lo conosciamo tutti) ascoltando la mia compilation preferita con l'I-pod (il giorno in cui io avrò l'i-pod probabilmente buona parte della popolazione terrestre sarà andata a vivere su marte e io sarò qui, sola, in mezzo a fumi e immondizie ad ascoltare The End) e digitando un post sul mio mac nuovo di pacca (non l'attuale portatile con i chip -ammesso siano chip e non cips- bruciati che sfrigolano come fettine di bacon sulla padella dei buffet intercontinentali.
Spero mi perdonerete. Sono nullafacente e la nullafacenza comporta alla sottoscritta una serie di patologie di cui la follia testuale è solo un minuscolo assaggio.