martedì, novembre 30, 2004

Ecco, io so benissimo che deve esserci qualcosa di maniacale nella mia spasmodica ricerca di tutte le versioni di "Creep" esistenti sulla faccia della terra...Devo dire che Damien ha fatto un gran bel lavoro, e poi con quella voce lì non poteva essere altrimenti. Per il resto, studio, studio, lavoro (forse), studio, vado a tagliarmi i capelli (sembro un fungo atomico), studio, fuggo a pavia a trovare arbore e torno. Per studiare, of course. Fuck knowledge!

sabato, novembre 27, 2004

"L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio".
Italo Calvino -Le città invisibili-
E basta.
Credo che questa frase sia in assoluto il segnalibro significativo più adatto per l'ultimo periodo, frase sentita citare per caso oggi a un festival di poesia civile, dove uno va per un certo motivo e poi scopre che i motivi che lo hanno portato lì erano altri...reincontrare persone sognate la notte precedente, osservare certe cose, ascoltare discorsi e pensieri che nei momenti in cui vengono pronunciati combaciano perfettamente con quelli che languivano da qualche parte del mio bizzarro cranio.
E poi.
Ai giardini della stazione con la Patty che raccoglie le foglie e Arbore che scatta le sue foto agli alberi mentre gli aerei lasciano le loro scie sanguinanti nel cielo crepuscolare.
Io vorrei scrivere, vorrei leggere, vorrei fotografare, vorrei viaggiare e scoprire tutto quello che non è inferno.
Dargli spazio, proprio come dice Calvino.
Ci sarà tempo.

domenica, novembre 21, 2004

Succedono cose strane di domenica.
Ieri ho messo la sveglia alle otto così per ridere, pensando che in ogni caso non l'avrei mai sentita, giusto per essere a posto con la mia coscienza.
E invece altrochè se l'ho sentita e alle otto e venti ero sui libri senza nessuna scusa possibile cui aggrapparmi.
Mia madre fa irruzione in cucina con un asciugamano in testa, disperata perchè la tintura hennè le ha fatto venire i capelli verdi.
Sembra un incrocio tra Sid Vicious e la Maga Magò.
In seguito fortunatamente (o sfortunatamente perchè avere una madre punkettona potrebbe rivelarsi divertente) riesce a rimediare al colore marziano.
Fuori sul balcone fa bella mostra di sè la verza da tre chili con cui sono rincasata ieri notte. Eh sì, siori e siore, stasera festival dell'alito cattivo con una bagna cauda collettiva che tramortirà tutti i presenti.
Che poi a me neanche piace, ma faceva tanto giovani piemontesi alla riscoperta dei sapori dello slow food e allora spariamocela.
Anche se la mia cucina sarà destinata a puzzare di aglio e acciughe almeno fino a Natale.
Puzzerò anch'io probabilmente. Sarebbe stato il caso di comprare uno stock di potenti deodoranti da ambiente.
Ma ormai è tardi, mi limiterò ad incidere sulla porta della cucina il motto dantesco "Lasciate ogni speranza voi ch'entrate". E verza sia.

venerdì, novembre 19, 2004

I'm 'round the corner from anything that's real
I'm across the road from hope
I'm under a bridge in a rip tide
That's taken everything I call my own
One step closer to knowing
One step closer to knowing
I'm on an island at a busy intersection
I can't go forward,
I can't turn back
Can't see the future
It's getting away from me
I just watch the tail lights glowing
One step closer to knowing
One step closer to knowing
One step closer to knowing
Knowing, knowing
I'm hanging out to dry
With my old clothes
Finger still red with the prick of an old rose
Well the heart that hurts
Is a heart that beats
Can you hear the drummer slowing?
One step closer to knowing
One step closer to knowing
One step closer to knowing
To knowing, to knowing, to knowing
(One step closer -U2)
Fino ad ora le canzoni del nuovo album degli U2 le ho ascoltate principalmente in macchina su Radio Capital durante i miei faticosi spostamenti serali da una bega all'altra; devo ammettere che non mi sono dispiaciute per niente. Non posso certo considerarmi una sfegatata fan di Bono e soci però devo ammettere che certe canzoni le sanno proprio fare solo loro. Un giorno posterò una classifica delle canzoni da rimpianto e struggimento esistenziale e magari ci metterò anche
questa. Insieme a One, of course.

giovedì, novembre 18, 2004

Ohi ohi. Giornata strana oggi.
Un po' sui libri (un po' troppo poco) e un po' in macchina con la franca (n.d.r. mia madre) ad ascoltare dieci volte di fila "Mad World" .
"Se uno non avesse dei figli non si evolverebbe mai musicalmente. Oddio, poi ci sono anche altri vantaggi".
Grande mamma.
Mentre siamo in auto penso alle fotografie che mi piacerebbe scattare non appena sarò riuscita ad estorcere tutti segreti della mia pentax all'apposito libretto di istruzioni.
Essendo parecchio vecchiotto si è ingiallito proprio nei momenti cruciali del discorso (tipo "L'esposizione deve essere impostata grazie a -macchia gialla").
In ogni caso ho intenzione di diventare famosissima.
Il che presuppone che io debba prima scattare almeno un centinaio di foto di merda.
"E' come per la patente, all'inizio pensi a tutti i segnali e poi dopo non ci pensi più".
Amanda dixit. Cmq spero solo di non rompere anche questa macchina fotografica.
Non tanto per il prezzo ma perchè era di mio nonno, lui era bravo bravo, faceva un sacco di bellissime foto ai fiori, alla natura in generale.
Chissà se ora se la ride a vedermi armeggiare con obiettivi, pentaprismi e diaframma...adesso sono le 20.46 e non so perchè ma mi sta calando un velo di malinconia serale.
Sarà che ho visto in tivù Robert Smith che cantava "The end of the world".
Brutto è brutto ma porca l'oca se è carismatico.
Penso che se mi invitasse a cena accetterei.
Anche se risulterebbe senza dubbio il più truccato tra i due.

Ho tanto bisogno di caffè. Finalmente ho finito quell'avvicentissimo libro dal titolo evocativo "Medioevo, storia di voci racconto di immagini". Una suspence da paura. Intanto ho scoperto che Picasso ha copiato Guernica da una miniatura medievale sull'Apocalisse. Porca vacca ragazzi, e chi l'avrebbe mai detto! Adesso ci sarebbe la monografia su Carlo Magno ma ho decisamente troppi tic nervosi all'occhio sinistro per affrontarla con serenità. E quindi 'na tazzulella non me la toglie proprio nessuno.

Salute!

mercoledì, novembre 17, 2004

on air: Carmen Consoli -Can't get out of my head-
The Delgados -Reasons for silence-
Ray Lamontagne -Trouble-

Ci sono cose che in questi giorni mi riempiono di buon umore. Tipo:
1) la macchinetta del caffè dell'uni che ieri pomeriggio mostrava una curiosa scritta sullo schermo "free" e dopo poco ci siamo resi conto che non faceva pagare più nessuna bibita e distribuiva caffè, the, cappuccini, moccaccini, bicchieri di plastica completamente GRATIS.
2) mia sorella che fa le imitazioni del rumore della stampante, della Ruota dell Fortuna, della sigla di Psycho, di Medioman e di Lino Banfi.
3) mi hanno preso a lavorare all'uni, il che significa che avrò i soldi per andare in vacanza quest'estate.
4) l'avere imparato a postare delle foto su questo blog senza eccessiva fatica
5) il fatto che oggi è mercoledì, stasera ho la mia seconda lezione di fotografia e spero che finalmente ci insegnino qualcosa di utile (anche solo a togliere il tappo)
6) mia madre ha fatto da mangiare, il che detto così potrebbe sembrare qualcosa di inutile e banale ma provate ad alimentarvi a quattro salti in padella per due mesi e vedrete come cambiano le prospettive
...e basta.
Per il resto purtroppo sono circondata da fotocopie da rilegare, appunti da leggere, libri da studiare e continuo a sognare di vendere anemoni a un semaforo di milano.
Mah.

domenica, novembre 14, 2004

Ma quando a ventun'anni ti ritrovi la domenica pomeriggio, alle tre, nel freddo cortile di un paese perso nelle campagne casalesi, di quelli che quando ci entri la gente ti guarda con quella tipica faccia da "E chi caz**o sei?", attorniata da ragazzini di dodici anni che giocano a scoppiare i petardi vicino alla portiera della tua macchina e ti chiedono come si fa a rollarsi una siga, allora capisci che qualcosa che non va, che forse ti sei persa un pezzo della storia o come al solito ti hanno fregato mentre non facevi troppa attenzione.
Odio la domenica pomeriggio.
Abolitela.

Venerdì e sabato, un paio di giorni splendidi con niente, il buonumore sembra essere finalmente calato sulla maggior parte delle mie conoscenze, così posso tirare i remi in barca per un po' e godermi i piaceri della navigazione con un filo di paglia in bocca e le mani incrociate dietro la testa.
Un vento freddissimo oggi, un vento da cioccolata calda e chiacchiere senza pretese seduta con amanda in un vecchio bar ad asciugarmi i baffi di cacao col tovagliolo e puciare i biscotti come una bambina di tre anni.
Bellissimo.
Poi una lunghissima passeggiata sempre nel vento che sembra volermi portare via la testa e si diverte a giocare con le buste di plastica e le foglie.
Che buffe io e Arbore conciate come se dovessimo uscire a fare a palle di neve.
Un buon the, un buon divano, un buon film comprato in nome delle coincidenze al mercatino dell'usato "Man on the moon".
Jim Carrey dopo "The eternal sunshine of spotless mind continua a stupirmi sempre di più.
Una storia lunga o forse dovrei dire la lunga storia di Andy Kaufman e del suo vivere nella costante convinzione che il mondo di falsi valori, false risate, leggi televisive e manipolazioni dei media non è che una sciocca illusione.
Dice Andy che prendersi un po' meno sul serio sarebbe un'interessante lezione di vita per tutti.
Già, già.
Le tre. Meglio spegnere la luce e andare a nanna.
Domani si lavora e si studia.

venerdì, novembre 12, 2004

on air -Chocolate- Snow Patrol
-Carnival- Norah Jones
-Puff the magic dragon- The Carpenters
-Dry your eyes- The Streets
Ed eccomi qua.
Un'altra settimana è andata, tra libri, lezioni, mille sigarette,settemila caffè, compagni di università che si sono accorti ridendo che quando mi avvicino loro inevitabilmente finiscono per iniziare a discorrere amenamente su figa e dintorni, gente che mi consiglia di avvolgermi nella carta di un cioccolatino per diventare più dolce,un po' troppo grigio forse, quella voglia appena percettibile di mollare tutto qui e andare da qualche parte, un posto dove i pensieri quotidiani arrivino con quella differita giusta giusta da permetterti di tirare un sospirone e poi oh-issa è di nuovo lunedì.
Stasera esco.
Anche se fa un freddo boia il desiderio di un denso e caldo bicchiere di rhum è davvero troppo forte per restare a casa. O magari un amaro. Ultimamente potrei telefonare all'associazione consumatori montenegro per chiedere se per caso c'hanno bisogno di una testimonial.
E facessi anche due passi, a forza di star seduta in biblioteca a leggere tutta quella sfilza di ridicoli nomi di re longobardi (recaredo, agilulfo, astolfo...ah ah ah) mi sta venendo il culo flaccido come un budino al guaranà (laura, questa chicca è per te, con dedica).
Le otto e mezza siori e siore.
Un'oretta e mezza precisa per trasformarmi da corvo a essere umano.
Difatti stamattina ho avuto la malaugurata idea di fare la femmina e mi sono messa il mascara, l'ideale data la mia nota abitudine di stroppicciarmi gli occhi in continuazione.
Altro che "dolce venere di rimmel", se dovessi incontrare brandon lee credo mi fermerebbe per un autografo.



...la cosa più bella che io abbia visto negli ultimi tempi...qui.

giovedì, novembre 11, 2004

a volte ritornano...

...così alla fine ho scoperto che un maledetto improvviso aumento di tensione ha prodotto un danno da 289 euro al mio computer. Da qui ne consegue che i soldi faticosamente racimolati rinunziando a martini, aperol soda, concerti, cinema, annessi e connessi sono finiti nelle mani del cassiere dell'euronics prima ancora che potessi salutarli un'ultima volta. Addio figli miei, fate buon viaggio. Tanto lo so che finirete nelle tasche del Meneghetti di turno.
E come diceva sempre il mitico puffo brontolone "E' un' ingiustizia però".

martedì, novembre 02, 2004

info

Per quelli di voi che si stanno chiedendo dove cipster sono finita, siete pochi lo so ma sono una blogger elitaria, comunico ufficialmente che il mio computer causa strani guasti esterni si trova attualmente nello stabilimento compaq in olanda...dovrebbe tornare tra una quindicina di giorni ma si sa, dal paese delle perdizioni non si torna tanto facilmente. Mi mancate molto piccoli lettori pidocchiosi e tante sarebbero le cose da dire ma per il momento mi vedo costretta a rapide connessioni via uni o via computer di amici....e quindi nel mentre non attapiratevi troppo, fate i bravi e ricordate che vi voglio sempre un gran bene.
a presto