domenica, luglio 22, 2007

Oh la la...les vacances!



-Chiuso per ferie-
(Sono due anni che aspetto di poterlo scrivere!)

mercoledì, luglio 18, 2007

Puzzle (non mi veniva in mente nient'altro)

Life is too short
Death doesn't ask
It don't owe you that
Some things you lose
You don't get back
So just know what you have


And the world may be long for you,
but he'll never belong to you.
But on a motorbike, when all the city lights blind your eyes tonight,
are you feeling better now?
Say my dreams are
never going to come true
but it seems almost impossible
to make it
Certe canzoni che girano in testa.
La tastiera del computer scotta come una padella sul fuoco e il mascara che cola mi disegna intorno agli occhi un'ombra scura.
Stasera ho fatto le fototessera alla macchinetta di fianco al municipio perchè in quelle che mi aveva scattato il fotografo oggi pomeriggio sembravo un'altra persona, tra l'altro, molto più brutta.
La voce meccanica che diceva -in caso l'espressione non risulti di suo gradimento prema di nuovo- è l'unica cosa che mi ha fatto veramente sorridere oggi.
Domani Milano e farà caldo, lo so, tutto sembrerà sciogliersi in una visione sbudineggiante delle cose. Mi addormenterò confusa sui sedili di un regionale che profuma di mondo e sognerò di canzoni e di tutto ciò che le canzoni ricordano, maledette, a tradimento.

martedì, luglio 17, 2007

le cose che abbiamo in comune sono 4250 o 4270?


le cose da fare prima di partire
in ordine sparso

...sono molte e, per l'appunto in ordine sparso. Cioè la mia mente me le ricorda casualmente, in qualunque momento della giornata, a volte le sogno, a volte sto bevendo il caffè e mi ricordo che dovevo rispondere a un messaggio di tre giorni prima. Sono terribilmente rincoglionita dal caldo, dall'attesa di vacanza, da questa atmosfera di stasi mistica ed esistenziale.

Oggi ho scoperto che nel passaggio alla specialistica devo recuperare un esame di medievale e mi si sono contorte le viscere. In realtà di fronte al professore che mi annunciava la novella ho sorriso, sebbene molto forzatamente. Uscita dalla facoltà sono andata a comprarmi un paio di scarpe per autogratificarmi che, per inciso, sono le infradito della birkenstock che schifano tutti ma a me piacciono perchè sono comode e, a dispetto dei trends, sono sempre stata bene con le scarpe da suora laica.

Però si vede che questa è una facoltà di ricchi dal grado di gentilezza degli addetti alla segreteria. Nella mia vecchia facoltà non ti sputavano in faccia solo perchè c'era il vetro protettivo. E come dimenticare l'omino pelato che nel bailamme della consegna dei piani di studio chiudeva l'ufficio e usciva fuori in cortile a suggere caffè davanti a una folla inferocita. Miss him.

In settimana dovrò tornare ad affrontare il caldo milanese per completare l'iscrizione e di certo tralascerò di portare qualche documento fondamentale e importantissimo. In realtà questa nuova condizione di pendolare che mi sarà propria da settembre mi pone di fronte all'ineluttabile pericolo di svegliarmi a Torino PN. Io in treno dormo benissimo, a dispetto di aria condizionata, caldo tunisino, puzza, sonerie dei cellulari, qualsiasi cosa. Naufragar m'è dolce nei vagoni.

Ci sarebbero altre cose. Tantissime. Ma fa caldo e mi sudano i palmi delle mani a scrivere al computer quindi, mi sa, ci riaggiorniamo.

lunedì, luglio 16, 2007

manifesto di intenti

Ho cambiato layout e sono tornata a questo neutro perchè intanto non sono rosa per niente.
Sto disperatamente aspettando le vacanze perchè è estate e io non me ne sono ancora accorta.
Il periodo è complicato.

(Quindi tornerò a scrivere in un altro momento)

venerdì, luglio 13, 2007

Una risata ti salverà la vita

In quel marasma che è youtube uno trova anche queste cose:

Ed è qui solo fino a venerdì...meglio approfittarne!

(Chi non la inserisce nella sua playlist estiva è un indie-snob-intellettualoide)

martedì, luglio 10, 2007

Appello

Io di solito non guardo molti film per mancanza di tempo.
E mi irrita terribilmente quando, trovate finalmente un paio d'ore libere, finisco per sorbirmi qualche cilappone tremendo...tipo film americano anni '90 in cui alcune famiglie terribilmente complicate litigano tra loro ma poi si riappacificano nel finale mentre fuori nevica e/o è il giorno del ringraziamento; film che dovrebbero far ridere e invece ti viene voglia di picchiare tutti gli autori, la troupe, le persone intorno a te; film metafisici metaontologici medianici che forse solo guardandoli al contrario potresti capirci qualcosa.
Ma da quando quest'uomo ha aperto il suo blog, il mondo è un posto più sicuro.
Quindi se anche voi, come me, siete vittime di scelte casuali e bidoni in agguato date sempre uno sguardo alle sue recensioni tecniche ma de panza.
Vi salveranno la vita.


ROB PERDONAMI
e non provare a chiudere il blog
altrimenti organizziamo un pullman
e veniamo a dartele di santa ragione

lunedì, luglio 09, 2007

Adieu...

Forse farei meglio a tacerne, guadagnando in credibilità e stima.
Ma ci sono certe cose, certe "sventure", che è bene condividere con gli altri, affinchè ciò che ha danneggiato te possa beneficare un'altra persona con i suoi effetti ilari.
Occorre premettere che questa non è la prima occasione in cui siffatto evento coinvolge la sottoscritta e che, anzi, pare quasi il fato l'abbia destinata a dover smarrire in modi incredibili e miracolosi, uno dopo l'altro, questi oggetti così futili eppur così necessari alla nostra vita quotidiana.

Vabbè è solo che ieri sera mi è caduto il cellulare nel water.

Pluf.
Ora sa di fogna e non si accende più.

Il cellulare precedente, l'anno scorso, era caduto nel lavandino.
Pluf.
Mentre un'amica lavava i piatti qualcuno aveva telefonato e la vibrazione aveva fatto precipitare il telefono tra flutti di detersivo e cucchiaini.
L'anno prima, per dire, in campeggio una pigna aveva divelto lo sportellino del mio di allora telefono mentre correvo a ripararmi da una tromba d'aria.
Stoc.
Poi c'è quello che mi hanno rubato in un collegio di preti.
Fruc.

Inizio seriamente a pensare di tornare al metodo dei piccioni viaggiatori e delle lettere chiuse con la ceralacca e affidate a paggetti con il taglio vergottini di iva zanicchi a sanremo.

giovedì, luglio 05, 2007

Il Sondaggione

Visto che da sola non riesco a decidermi, lancio un sondaggio qui, che di voi mi fido.

PARTECIPA ANCHE TU AL GRANDE SONDAGGIO
SCEGLI LA SPECIALISTICA di FILOSOFIA PIU' ADATTA
ALLA BLOGGER DI ESSENZIALE
TRA LE DUE OPZIONI METROPOLITANE DI:
MILANO (uelabelafiga) e TORINO (bugianen)
PRO MILANO: il corso sembra più bello, buoni professori, uni facile da raggiungere, ci sarebbe pure un compagno di sventure con cui dividere scleri burocratici, secondo anno di liberi crediti da scegliere tra ciò che più mi piace, porta ticinese, l'H&M di corso buenos aires, lo spazio forma che fa mostre fotografiche paiura.
CONTRO MILANO: smog, puzza, troppi macdonalds, paura di prendere l'accento milanese, paura di dover andare all'università abbigliata come dovessi ricevere l'oscar, paura di compagne di compagne di corso miliardarie, paura di incontrare Corona.
PRO TORINO: nelle belle stagioni è bella, il preside di facoltà è proprio un bell'uomo e degno di rispetto, conoscenze locali molteplici, eataly, palazzo nuovo che è terribilmente contro, possibilità di viaggiare in treno con mia sorella, vita ggiovane.
CONTRO TORINO: smog, paura di torinesizzarsi, troppi libri in via po che non posso comprare, paura di dovermi fare un piercing alla lingua per andare all'università, paura di compagne di corso che mi interrogano sulla musica indie, paura di incontrare lapo elkann.

martedì, luglio 03, 2007

pippa-post

Quest’estate così diversa da tutte le altre.
Gli autobus sferragliano a un passo da me e vanno oltre, qualcuno mi scambia per una studentessa, forse intuendo che presto lo sarò di nuovo.
Il treno attraversa lentissimo un indefinito numero di risaie verdi. Dovevo portare il lettore mp3 e invece perdo gli occhi nel paesaggio, che tanto a quell'ora lì nello scompartimento stanno dormendo tutti.
Il problema è che sono arrivata al momento dell'uscio e della porta. Quello in cui c'è una porta davanti a te, devi bussare ed entrare e invece perdi tempo e ti guardi le spalle, sperando che qualcosa ti colpisca forte la testa o ti trascini via.
All’ufficio orientamento studenti mi imbottisco di volantini e domande senza entusiasmo.
Io ero una persona intelligente, io ero una che dava sempre tutti gli esami al primo appello e studiava forte e sodo. Io mi sono laureata con un cazzutissimo voto su un cazzutissimo autore.
Io parlavo delle lingue straniere, abbastanza bene da avere amici stranieri.
Io imparavo le cose in fretta, io scrivevo bene.
Adesso sono solo incazzata col mondo.
Perché per quanto mi chieda dove ho sbagliato, la risposta è che non si poteva fare altrimenti che crederci.
E passerà, come tutte le cose cui ci si abitua, arriva il momento in cui uno smette di farsi domande e accetta le situazioni e basta.

O magari si sfoga sul suo blog con un bel pippone tipo questo.