Manifesto del b-post
Il b-post è come una b-side,
è una traccia secondaria non si capisce rispetto a cosa,
è un file doc salvato su word e mai pubblicato,
è l’ultimo bambino della fila rimasto indietro per raccogliere delle foglie secche,
è una fotografia scivolata via dall’album che lascia un posto vuoto molto significativo,
è una pagina strappata dal diario segreto delle elementari e andata persa intenzionalmente o per caso.
Il b-post suona diverso.
Non ha lo stesso sound degli altri post, spesso è politicamente scorretto, terribilmente autobiografico, profondamente banale, frutto di riflessioni irrazionali, di una sbronza colossale, di un’insopportabile malinconia;
Il b-post suona diverso.
Non ha lo stesso sound degli altri post, spesso è politicamente scorretto, terribilmente autobiografico, profondamente banale, frutto di riflessioni irrazionali, di una sbronza colossale, di un’insopportabile malinconia;
ma nonostante questo, suona come vero, perchè scritto senza pensare troppo al suono che avrebbe dovuto avere.
[Succederà che a partire da oggi, qui sul blog, spunti qualcuno dei miei b-post.
Scovati ieri, tra una correzione della tesi e una nota a piè di pagina.
E’ che non me la sento di lasciarli lì, mi fanno tanto scheletri dentro l’armadio.
Potete leggerli o potete andare oltre ma siete in ogni caso caldamente invitati
a liberare tutti i vosti b-post]
1 commenti:
Se io liberassi tutti i miei b-post probabilmente Mr. Splinder chiuderebbe il mio blog perché avrebbe superato ogni limite di decenza verbale. O perché sarebbe ancora più banale e monotono.
Però, Suz o Fra o come diavol ti chiami!!, non c'è una parola in questo manifesto del b-post che non sento completamente mia...
Lucio
Posta un commento