martedì, luglio 05, 2005

* across the universe

Continua il tormentone dei titoli-citazione e vi chiedo venia ma è davvero più forte di me.
Dalla mia potrei giustificarmi sottolineando come non ci fossero molti altri modi di descrivere la giornata se non con questa chiccheria dal sapore vagamente hippie, scoperta dalla voce di Tori Amos e poi ricercata con curiosità nella sua versione originale.
E se John Lennon la definiva una delle sue canzoni preferite tra tutte quelle composte dai Beatles un motivo ci sarà pur stato.
Niente di meglio per descrivere una giornata iniziata con gli occhi semichiusi per il sonno, il caffè bevuto in piedi con la borsa già a tracolla e quei trecento metri che mi separano dall'università percorsi come volando, tale era lo stato di alienazione della sottoscritta.
E chiacchierare con il professore del rapporto tra cinema e pittura, pensare che finalmente è arrivato il momento di rendersi conto che ogni tanto sono capace di dire delle belle cose, inutile dire che mi è piaciuto da morire.
Così esco dall'aula e canticchio "wawes of joy are drifting through my open mind, possessing and caressing me" e incontro l'amico S. venuto giù per un esame di linguaggio che non darà mai trascinandomi in un pomeriggio non-sense coronato da alcuni episodi surreali come il ripetuto ascolto di musiche celtiche propiziatorie per il buon esito della sua interrogazione e da un mohjito bevuto alle ore quattro nel parco vicino alla stazione (quando ormai ogni speranza di venire interrogato è perduta ma la giornata recuperata a pieno).
Stiamo lì seduti nella luce verdissima delle foglie attraversate dal sole ed è parecchio bello, soprattutto poter dire a voce alta che sto bene, bene proprio bene e che era da un mucchio di tempo che non avevo più questa sensazione che "nothing's gonna change my world".

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Across the universe è la mia canzone preferita dei Beatles. Non ci sono cazzi. Giuro che non lo dico solo perché ne hai parlato.

Nothing's gonna change my world, differentemente da te, a me sembra solo un versetto ironico e sbeffeggiante che un finto angelo appollaiato su una nuvoletta canticchia sopra i miei capelli, ridendo acido.

Anonimo ha detto...

te lo scrivo qua anche se non c'entra niente. Stanotte ho sognato che ti incontravo all'ospedale di Vercelli e tu eri incinta ma non ricordo se di me o di qualcun'altro ed io dovevo darti un assegno per farti tacere. La cosa inquietante era che tu nel sogno eri un UOMO! Cioè ti chiamavi Frà ed eri incinta ma la tua faccia era da ragazzo. argh!

Anonimo ha detto...

jaragurudeva, suzie,jaragurudeva

pepe

quel che sapeva frà ha detto...

henry, cielo! suppongo nel tuo stomaco albergassero parecchie sostanze stupefacenti o qualche mix alimentare letale tipo peperonata e caprino. Cmq NON SONO UN UOMO E NON SONO INCINTO. :-) Chiarito questo equivoco, il tuo è in testa alla classifica dei sogni ninja della settimana.

Anonimo ha detto...

si, devo smetterla di fumare quella robaccia. Tra l'altro eri anche un brutto ragazzo cìoè già che sei uomo almeno bello perdio!