mercoledì, settembre 22, 2004

Incredibile ma vero, mi sono tolta il famoso esame del sangue.
E non sono nemmeno stata così male a parte il momento di panico quando l’infermiera ha detto “Signorina ci sono un po’ di esami da fare quindi faremo qualche boccetta”.
In quella manciata di secondi ho perso il mio sorriso da“Minchia Frà vedrai che stavolta ci stai troppo dentro” e mi sono abbandonata all’aberrante confessione della mia mezzasegaggine che mi vede dopo ogni prelievo sdraiata e boccheggiante in giro per i corridoi. I due donnini bianchi mi hanno guardato con compassione e mi hanno fatto accomodare sul lettino bianco pure quello.
Mi viene in mente Paolo Benvegnù -E' solo un sogno- e comincio a canticchiarla a bassa voce par distrarmi"...che anche il bianco ha i suoi colori ed andare fuori, dalle case, da noi stessi, ci farebbe respirare per un poooooooooooo..."
Il donnino bianco numero uno inizia a cercare una vena con difficoltà facendomi stringere il pugno. Sono questi i momenti in cui rimpiango di essere donna dalle bianche braccia e non possedere invece arti ricchi di vene giganti viola e blu con tanto di annessa didascalia "Ficca pure l'ago qui".
Cerco di farmi coraggio, ho ventun’anni, in coda c’è gente che ne ha il quadruplo ed esce dallo stanzino incriminato come se niente fosse.
E poi ci sono sacco di persone al mondo che stanno male davvero e non fa mica tutte ‘ste scene. Inizia il prelievo, mamma frankiz fa di tutto per distrarmi e si mette con le infermiere a chiacchierare di calze collant.
Io sono già sballata e penso a quel racconto di tabucchi dove si dice che nascosta nel sangue c'è la particella che contiene la nostra anima...oh mio Dio, e so dovessero prelevarmela?
Mi guardo intorno e vedo solo confuse sagome bianche che discutono di autoreggenti...che sballo ragazzi.
Quando il prelievo finisce mi sono quasi convinta a diventare testimone di Geova.
Saluto i donnini e mi avvio verso la macchina dove mi stendo sul sedile posteriore a mordicchiare una brioche alla marmellata ascoltando alla radio l'ultima canzone di Nick Cave. Carina.
Il peggio però devo ancora venire....adesso mi devo strappare il cerotto con tutti i peli del braccio di sotto.
Si accettano candidature.

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