domenica, maggio 18, 2008

Il clafoutis come volontà e rappresentazione

Domenica pomeriggio uggiosa.

Finisco il secondo libro dell'infinita opera di Schoppy. 
Ci ritrovo gli icneumoni, li avevo già studiati in Darwin, sapete, sono insetti schifosissimi che depongono le loro larve dentro altre larve così le loro si mangiano le altrui dall'interno. 
Schoppy poverino è fissato con l'idea che l'essenza del mondo è la sfiga (si va bene lui parla del dolore, della noluntas, ma io qui non voglio mica fare pillole di sapienza) e che la natura ce lo dimostra. 
Prendi le formiche giganti dice, quelle che se le tagli a metà una parte lotta con l'altra e poi se la magna. Il tragico ci dice come stanno le cose e le cose non vanno troppo bene per noi. Però questo è l'unico modo di vivere. Quello di costruirsi illusioni, quello di fare finta che ci siano relazioni, corrispondenze, felicità.
Schoppy era uno di quelli con la scimmia 365 giorni l'anno. I suoi corsi universitari se li filavano in pochi. Frequentava i bordelli, insultava i colleghi. 
Non era affatto contento delle sue scoperte filosofiche. Forse avrebbe preferito scoprire che l'essenza del mondo era un pandistelle o una girella. Mica il dolore, porcalamiseria.
Qui subentro io che sono una persona che legge troppo, e quando legge ha strane reazioni di immedesimazione, di fastidio, di improvvisa volontà di.
Sono due settimane che leggo un po' di Schoppy tutti i giorni e improvvisamente ho sentito il bisogno fisico di un anti-shoppy, un antidoto, qualcosa che mi tenesse la mente lontana dal principio di ragion sufficiente, dagli animali che si mangiano tra di loro, dalla vita che è illusione e non prendiamoci per il culo.
Così sono andata in cucina e ho deciso di fare il clafoutis; ma poiché l'ho fatto con le fragole si dovrebbe chiamare flognarde.
Termine che alla sottoscritta rimanda un'immagine di fogne maleodoranti e allora è stato ribattezzato "Il clafoutis come volontà (di farlo e magnarmelo) e rappresentazione (gradevole e con lo zucchero a velo)".
Ho preso le fragole, le ho tagliate appoggiandomi all'unico angolo della cucina che non fosse disseminato di compiti in classe degli alunni di mia madre e le ho mondate pensando a Schoppy, anzi dialogando nella mia mente con lui aggrappato a un paio dei miei neuroni.

-Ecco Schoppy, sono qui nel mio mondo di rappresentazione soggetta al principio di ragione che mondo le fragole di cui ho rappresentazione intuitiva. Tié -
-E non ti interesserebbe sapere il significato di tale rappresentazione?-
-No, però passami il sale e pesa 65 grammi di zucchero a velo-
-Tieni. Spero tu sia consapevole che i tuoi denti, il tuo esofago e il tuo intestino non sono che la tua fame oggettivata-
- Quasi quasi non te ne faccio assaggiare neanche un cucchiaino. Devi sempre parlare di robe schifose, sembri quel mio compagno delle elementari che a mensa mi faceva leggere i fumetti di Dylan Dog coi tizi che si mangiavano i topi. Bleah-

Alla fine sono riuscita a zittirlo. 
Il clafoutis è uscito tutto profumato, sembrava fosse esplosa una fruttella gigante alla fragola in cucina. Io sinceramente ci avrei messo molto ma molto zucchero in più ma forse è solo perché la mia mezza mela è lontana e sono in carenza di affetto.
Fuori è spuntato il sole, una luce da primo giorno della Creazione con le montagne scure e il cielo azzurrissimo. Mi è suonato il cellulare e gli amici mi reclamavano per la visione di un filmaccio al cinema stasera. La domenica è passata, domani è lunedì, la mezza mela torna dalla Svezia e non devo andare all'università perché sono finite le lezioni.
Quindi sì l'essenza della vita sarà anche tragica ma capita che, a volte, fortuitamente, non sia niente male.





6 commenti:

Mimi ha detto...

un post dolce, ma non stucchevole. La ricetta è riuscita alla perfezione! :)

Enzo ha detto...

Uhm, i dolci alla frutta non sono la mia specialità, sono un cioccodipendente...
Augh!

rompina ha detto...

"Forse avrebbe preferito scoprire che l'essenza del mondo era un pandistelle o una girella."

questa frase meriterebbe un premio...stupenda!!! :oD

complimenti, riesci sempre a descrivere spaccati di realta' in modo delicato...io mi vedo davanti tutto quello di cui parli, come se fosse un video...manca solo la canzone... ;o)

Enzo ha detto...

PS: ti ho rubato un po' di musica, come al solito ;-)

quel che sapeva frà ha detto...

Merci à vous Mimi. (Nella ricetta reale però ci mancava DAVVERO un po' di zucchero)

Enzitus: sì I also love cose molto cioccolatose, perché un buon dolce di cioccolato fatto come si deve risolleva gli umori come non mai. Ma qui si avvicina l'estate e poiché occorre tener alto il dedrio, meglio limitarsi. Che come vedi non è che mi metto a dieta. Invece di mangiare cioccolata mi butto sulla frutta :-P

Rompì mi commuovi, proprio con la lacrimuccia a fianco degli occhi come quella dei cartoons giapponesi. Bello scrivere ma bello sapere anche che c'è qualcuno che legge con trasporto. Abbraccioni.

Enzo again: fai bene, la musica è lì fa' solo attenzione a non convertirti al partito delle canzoni coi campanellini. :-P

Eliduin ha detto...

"Quindi sì l'essenza della vita sarà anche tragica ma capita che, a volte, fortuitamente, non sia niente male."
Fntastica frase, mi hai risollevato dalla dimensione "baratro" di almeno 1 metro. Il che signifca, dato che sono alta 1 metro e 60, che ne sono QUASI fuori!!!
THKS