lunedì, maggio 12, 2008

*L'innocenza

L'innocenza.

Ritrovare l'innocenza.
L'imperativo categorico dell'immaginazione: "devi immaginare"
L'innocenza è quella cosa lì che crediamo di sapere tutti e anche una canzone per me bellissima.
L'innocenza è il gusto dell'irrealtà. 
Siamo innocenti quando siamo piccoli, quando ancora abbiamo un'idea del mondo tutta nostra e viviamo ogni novità con sorpresa anziché farci venire una ruga in più sulla fronte. 
Esercitare l'innocenza fissando la luce attraverso le foglie degli alberi e i papaveri che crescono vicino ai binari come in una pubblicità del mulino bianco.
L'innocenza è quella cosa che mi fa sentire fiera, quella minuscola particella tutta bianca e stupore che mi circola nel sangue e ogni tanto penso davvero e profondamente sia la parte più importante di me, quella che mi tiene in vita in un certo modo, che mi fa vedere ancora le cose a colori.
L'innocenza è un riff di chitarra che sa moltissimo di afa estiva e di lunghi sguardi attraverso.
Forse non sarò mai niente nella vita ma di una cosa sono sicura.
L'unico modo di essere fiera di me stessa è cercare quell'innocenza continuamente.


7 commenti:

Enzo ha detto...

Canzone bellissima? Quale? A me è tornata subito in mente "Return to innocence" degli Enigma, con quel bel video con le immagini a ritroso.

Cerchiamo l'innocenza ma intorno ci scambiano per ingenui (o peggio ancora, fessi...)
Freghiamocene e andiamo avanti...

Baci
Enzo

quel che sapeva frà ha detto...

"l'innocenza" appunto degli Scisma.
:-)

rompina ha detto...

il fanciullino di pascoliana memoria?

o il piccolo principe...

io saro' bambina a vita, temo...accattateme accussi'... ;oP

Mimi ha detto...

il primo giorno del terzo anno di liceo il professore di filosofia ci rompeva con la storia della meraviglia. E faceva bene! Ecco, io credo che non ci sia innocenza senza meraviglia e meraviglia senza innocenza. Un abbraccio

Enzo ha detto...

@Rompina: tutti bambini a vita, meglio così! :-) uhm dal dialetto qualcosa mi dice che siamo "paesani" ;-)

rompina ha detto...

eheh...ma io sono poliglotta caro enzo...

quel che sapeva frà ha detto...

Rompì: bambini a vita sai, sarebbe bello. Ci hanno insegnato che la sindrome di Peter Pan è una brutta cosa e finché si tratta di assumersi le proprie responsabilità sono d'accordo. Però restare bambini sotto molto altri aspetti, ecco, non ci vedo niente di male!

Mimì: vero, verissimo, sacrosanto, dovrebbero scriverlo sulle testate dei giornali. Quando non c'è innocenza non c'è più meraviglia, tutto ha una causa, un effetto, uno scopo ben preciso. Il mondo perde spessore.

Enzo alla ricerca della carrambata: la Rompì è poliglotta ma dopo i tuoi struffoli natalizi ricordati che parte del mio sangue è diventato "del sud". :-)