sabato, maggio 31, 2008

Wannabe

Mentre affronto con scarsa concentrazione il parallelismo tra l'eterno ritorno del Nietzsche e l'infinità positiva della cultura ontologico-ermeneutica mi sembra di sentire un leggerissimo russare alle mie spalle.

Mi volto e becco Giulio sdraiato sul pavimento in questa posizione.
Avete presente quando si dice "ah come vorrei essere un gatto per un giorno.."?
Ecco, appunto.

4 commenti:

Gliuppina ha detto...

ahaha!
sarà l'estate imminente, ma anche Bebbè Micio per ora si fa trovare in queste pose -di norma sul marmo o contro le porte- mentre ripeto i miei schemini di storia moderna.
E per di più quando cerco il suo affetto e lo strapazzo, lui si dimena e scappa via! (morto di caldo, probabilmente)

che triste donna sono ;__;

quel che sapeva frà ha detto...

Bello Bebbè Micio. Siamo tristi donne con gatti molto più sapiens di noi a quanto pare! :-)

quel che sapeva frà ha detto...

Bello Bebbè Micio. Siamo tristi donne con gatti molto più sapiens di noi a quanto pare! :-)

rompina ha detto...

un giorno?!?!?!?
altro che un giorno...non ci penserei due volte ad essere un gatto...specie se di casa mia...sono dei pascia' pelosi con servitori umani sempre pronti.......