Gli ultimi giorni di scuola sono trascorsi nel tentativo di spiegare qualcosa ai gremlins impegnati nei loro complicati rituali d'amore.
Mi sono sentita un po' vecchia e un po' stagionata, a vedere le ragazzine ricopiare con l'uniposka dorato il nome dell'amato centinaia di volte sul diario e i ragazzini chiedermi di andare in bagno armati di bianchetto per aggiornare i loro amori a parete (grazie moccia, un giorno la scuola italiana ti darà un rullo da pittore e organizzerà per te un tour punitivo per rimediare a ciò che hai fatto).
Spero solo che nessuno cancelli un Prof M. sei figa! dipinto un paio di settimane fa e di cui vado molto orgogliosa. Come lo so? Una soffiata nell'intervallo da parte di un paio di giuda che mi hanno fatto i complimenti dicendo che "Sa prof, di solito ci vogliono quattro o cinque mesi, lei è qui da gennaio e già ha la sua scritta". Mi aumenteranno anche lo stipendio? Speriamo.
Tornando all'ormone impazzito dei miei studenti, volevo farmi partecipi delle vicissitudini di Bubble Soap, colei che all'interno del suo cranio ha una miriade di minuscole bollicine rosa che frizzano e scoppiano producendo scie multicolori.
Ho idea che ogni qualvolta le pongo una domanda di qualsiasi tipo, le sue connessioni neuronali inizino a cantare all'unisono "Vola mio minipony, vooolaaa".
Di solito si limita a sorridermi e dire che non sa rispondere perchè "La D. mi stava passando un bigliettino prof, adesso prometto che sto attenta".
Nonostante il suo alto tasso di frivolezza, non riesco proprio a farmela stare antipatica e le sue stucchevoli confessioni mi suscitano un'inspiegabile indulgenza; credo di non avere mai incontrato in vita mia nessuno che incarnasse meglio tutti i difetti dell'adolescenza femminile in un colpo solo.
Le prime avvisaglie della sua personalità frou-frou si manifestano in un lontano giorno di febbraio.
Trascino con me in un'ora di supplenza-compresenza in IIId Bubble Soap e altre amiche appartenenti al MENSA (quella scolastica però) per recuperare precedenti disastrosi compiti in classe. Le tre friggono come uova in padella e si lanciano in ridolini convulsi dicendo che in IIId non possono fare il compito, che c'è un tipo "che poi le spieghiamo prof, è una storia da pazzi!".
Fingo indifferenza, le metto alla cattedra e consegno i compiti. Per il resto dell'ora Bubble & friends si contorcono sulle sedie come serpi, si sussurrano emozionate scemenze all'orecchio, scrivono bigliettini e si guadagnano la loro ennesima insufficienza grave da parte della sottoscritta. Bubble mi avvicina per rendermi partecipe della loro storia da pazzi
"L'ha visto M. no? Non pensa che sia un figo pazzesco? Adesso deve scegliere tra me e D. e io non ce la faccio prof, non riesco a fare niente, lui è bellissimo. E sa prima sono stata un anno con l'alunno T (il fatto che lo chiami per cognome non mi fa presagire una grande storia d'amore) ma poi l'ho lasciato e ho cancellato il suo nome dal mio astuccio, solo che lui ha scritto sul banco che mi ama ancora ma io adesso sono presa per M, poi se non mi sceglie vediamo cosa fare".
:-O
Inutile dire che la primavera ha sortito effetti devastanti sulla povera Bollicina di Sapone che arrossisce e sussulta ogni volta che un compagno di sesso maschile le chiede qualcosa, fosse pure l'evidenziatore perchè gli si è scaricato. Nell'estremo tentativo di sottrarsi agli ostacoli del cuore proprio ieri vieni alla cattedra a chiedermi se può accomodarsi accanto a me
"Perchè prof, sento T che mi guarda la schiena e non ce la faccio".
Così ho aggiunto una sedia, soprannominato l'alunno T. occhi di fuoco e consigliato a Bubble di farsela passare perchè proprio non mi sembrava uomo da perderci la testa.
Lei mi ha guardato fiduciosa e ho finito di spiegare la rivolozione industriale.
Ma già sulla cattedra atterrava un bigliettino lanciato dall'alunna V. (dotata di pessima mira) all'alunno D seduto in prima fila.
Love is in the air.
giovedì, aprile 05, 2007
Love is in the air
quel che sapeva
quel che sapeva frà
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2 commenti:
eheheh, divertentissimi i "nomignoli" dei vari alunni... mi hai tirato fuori ricordi sommersi di "amori" ai tempi delle elementari... il tempo passa ma certe cose non cambiano mai! (oddio sembra il testo di una canzone dei negramaro!)
...e a stare a scuola di questo periodo sembra di vivere dentro una canzone di nek :-)
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