lunedì, dicembre 18, 2006

It's Christmas. Let Be Glad!

Che lo spettacolo è giovedì , quindi capite da voi lo stato d'animo della sottoscritta.
Che ci siano cento persone o ce ne siano due, quelle cose che saranno dette a voce alta, sotto le luci di un palcoscenico piccolo e accaldato, saranno le mie.
Cioè io spero di farcela.
Perchè avere un blog era già stato un passo avanti nei confronti del resto del mondo. Leggetemi. Ma io lo saprò soltanto relativamente (se commentate). Altrimenti potrei non sapere mai che la tale casalinga di voghera legge le mie dis-avventure quotidianamente.
Quando sono andata in prima elementare sapevo già scrivere. E con una madre professoressa d'italiano sarebbe stato difficile il contrario. In prima tenevo un diario segreto (che sconforto il giorno in cui ho scoperto che la chiave dei diari segreti è identica per tutti). Ci scrivevo cose tipo che avevo litigato con il mio compagno di banco o un resoconto dettagliato di tutto ciò che facevo, compreso compiti, condizioni metereologiche e giù di lì.
In terza elementare avevo iniziato un romanzo di formazione in quanto pesantemente influenzata dalla visione di cartoni come Heidi, Georgie, Jem e del film Tutti insieme appassionatamente. Ho anche tentato di trasporlo cinematograficamente, convincendo i miei genitori a darmi la preziosa telecamera di famiglia e la mia piccola povera sorellina minore a interpretare la parte della protagonista, un'orfana sfortunata ma piena di coraggio. Le riprese si interruppero dopo pochi minuti in quanto Amanda si rifiutava di risalire la scalinata della cantina di corsa perchè c'era un ragno. Furono piante parecchie lacrime quel giorno. Da qualche parte devono esistere ancora frammenti compromettenti di quel video amatoriale. Altro che real tv.
Poi tralasciando il periodo smemorande e co. delle medie, tutto una scritta, una dedica da bacio perugina, un murales sul figo di turno e i mitici test per capire se tu e il tuo lui eravate compatibili, è arrivato il momento della beat generation. Alle superiori. Ed è stato un lunghissimo periodo di poesie in prosa (?), inglesismi, kerouakate, ginsbergismi, struggimento interiore e desiderio fortissimo di trasferirmi in america per poter scrivere qualcosa sulle highway o sui grattacieli. Tutta la mia attività narrativa è sempre rimasta sotterranea. Poteva capitare che qualcuno leggesse, rarissimamente, previa udienza, qualcosa di mio. Fondamentalmente ho sempre scritto per me e non sentivo il bisogno del parere degli altri. Che un po' è vero, è un po' è un modo gentilmente ipocrita di non incorrere nel rischio che qualcuno mi dicesse che ero negata nel fare l'unica cosa in cui mi sentivo addosso delle briciole seppur piccolissime di talento.
In quinta sono stata iscritta contro voglia a un corso di poesia cittadino. Sono arrivata seconda e il giorno delle premiazioni avevo la congiuntivite in tutti e due gli occhi e delle chiazze rossastre sulla pelle. Dicono fosse tiroide. Io dico che il mio corpo si ribellava al pensiero che tutti dentro quel teatro avessero letto.
E adesso, ci risiamo. No, non ancora la congiuntivite nè chiazze rossastre. Solo un coniglio miniaturizzato attaccato alle pareti dello stomaco. Perchè vuoi mettere le attrici che avranno la strizza da spettacolo e i genitori in prima fila, vuoi mettere gli amici che vengono a farci il video e il timore di far crollare una videocamera sul pubblico, ma quelle parole, quelle parole saranno le mie. Mie. Soltanto.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

devi esserne orgogliosa. Perché - anche se non hai bisogno di premi di poesia, commenti o applausi per sapere che di talento ne hai ben più che una briciola - ogni tanto i riconoscimenti fanno davvero bene. In bocca al lupo!

quel che sapeva frà ha detto...

(crepi) e un grazie scritto in modo mooolto luminoso.

Anonimo ha detto...

In bocca al lupo!!

Anonimo ha detto...

mi sa che ti segnalo sul mio blog.

Ciaoo Rob

quel che sapeva frà ha detto...

sarebbe un Onore, mr. Critic. Abbiamo bisogno di ingraziarci la critica come non mai!

Anonimo ha detto...

Non sono socio delle officine sonore, ma i miei pagano sempre il canone rai, quindi il posto in prima fila mi spetta. Non ci sono comici in ballo vero? Chè poi mi imbarazzo se mi chiamano sul palco..

quel che sapeva frà ha detto...

Nessun comico che sbuca all'improvviso alle tue spalle e ti punta un microfono alla gola, le figure di m***a saranno tutte esclusivamente nostre.

Unknown ha detto...

eheheh...ma che tipa!

ciao

piacere
Master of Fouls

quel che sapeva frà ha detto...

:-P
Piacere, benvenuto.

Anonimo ha detto...

ALLORA???
dai uffa che poi sarò sconnessa fino a gennaio... com'è andata???

quel che sapeva frà ha detto...

E' andata BENE :-). meglio di quanto avrei mai potuto immaginare. E'...piaciuto, incredibile sì, è piaciuto. Ti chiedo una cortesia: mandami via mail le tue coordinate di indirizzo così ti mando locandina, copione e appena lo facciamo dvd!
Grazieeeeeeee

Anonimo ha detto...

oh grazie, ottima pensata! adesso csmbio schermata e ti mando l'indirizzo...