Da quando un nuovo brillante portatile ha fatto il suo ingresso tra queste quattro pareti (che poi ormai saranno già 3 mesi ma rispetto all'altro mi pare sempre nuovo e brillante), mi sono ritrovata tra le mani all'improvviso un infinito fottio di memoria da occupare e alla solita cartella Musica è andata ad affiancarsi una cartella più piccina e originale la graziosa "Beta".
LaBeta racchiude brani, suggestioni e spunti raccolti in giro per la rete in attesa di avere il tempo necessario per ascoltarli religiosamente e valutarne il contenuto.
Dalla Beta le tracce mp3 vengono poi sistematicamente catalogate secondo 4 rigide categorie cerebrali che le porteranno incontro a un diverso destino:
1) mi schifano.
Tipo i Dashboard Confessional ad esempio. O gli Infadels. Non saprei spiegare perchè ma non li sopporto. > Li cancello con una certa soddisfazione.
2)mi fanno sorridere ma vanno bene soprattutto se sto passando l'aspirapolvere in giro per la stanza.
The Icicles, quelli della canzoncina della Motorola che forse avevo postato anche qui. Insomma se la ascolto senza aspirapolvere la prima strofa è graziosa ma le altre iniziando a darmi sui nervi. O che ne so i Gogol Bordello o Joanna (che qui il discorso è diverso c'è bisogno dell'aspirapolvere perchè se no questa donnina mi taglia a metà come una mela, altro che sorridere). >Li tengo per qualche mese, li cancello, me li procuro di nuovo, li ascolto, li cancello...un circolo vizioso.
3) sono veramente troppo indie (e io e l'indie nell'ultimo periodo ci siamo lasciati e ci frequentiamo e basta senza quel folle amore dei primi momenti).
Quindi cose tipo gli Animal Collective, Daniel Johnston, quella certa elettronica dei Cassius. Non ce la faccio. Ora. >li ascolto una decina di volte poi, se la situazione non migliora, ecco sì, li cancello.
4) le adoro. Tipo Jens, Devendra, Sufjan, la mia mitologica triade 2006. Cui sono andati ad aggiungersi i Barzin. > Si guadagnano un posto da senatori a vita nella cartella musica da cui verranno rimossi solo in caso di formattazione per essere delicatamente trasferiti su supporto cd.
giovedì, dicembre 07, 2006
catalogue
quel che sapeva
quel che sapeva frà
Sono pazza, I know.
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6 commenti:
Per Sufjan intendi Sufjan Stevens? (sì, lo so, domanda stupida...è un nome non comune, mica John Smith!)
Lo sto ascoltando anche io, Greetings from Michigan e un live che se riesco a recuperare il link te lo mando, si scarica gratuitamente (lo trovai linkato dal blog di Luca Sofri, www.wittgenstein.it).
Io invece sto ascoltando a ripetizione Damien Rice e Badly Drawn Boy...è un periodo un po' così anche il mio, spero passi, con colpi di spugna oppure decisioni impulsive, che a volte sono sempre le migliori...
Mi aspettano 3 giorni senza computer, bye bye, stammi bene!
Enzo
Trovato, eccolo:
http://ryspace.com/index.php/2006/10/02/sufjan-stevens-the-town-hall-september-29th/
Ciriciao!
Enzo
Lo diceva anche Kant più o meno, non è questione di pazzia, dobbiamo necessariamente catalogare la realtà per farla nostra. E' dalla mente che inizia il nostro modo di fare esperienza delle cose del mondo. Lui poi parlava di principio di causalità e cose del genere, tu di indierock, e l'indierock è meglio. :)
Enzo: sì Sufjan è Sufjan. Grazie mille per il link al live, ti farò sapere al più presto.già sicura che mi piacerà un sacco.
Nonpiùcagionevole: "dalla mente inizia il nostro modo di fare esperienza delle cose del mondo"...sarà per questo che c'è sempre tutto questo casino nella mia vita? :-P
di sufjan stevens stavo ascoltando la raccolta natalizia, sono cinque piccoli album carinissimi XD
cmq ti consiglio la masterizzazione ben prima della formattazione, per evitare di perdere tutto nel caso di qualche guaio imprevedibile!!
O__________o''
I saggi consigli di Nonna Pinno :-)
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