venerdì, novembre 17, 2006

that's all folks

Venerdì pomeriggio, freddo a nord-ovest, nebbia che già alle nove cancella la stazione e i treni diventano invisibili fischi che tagliano il grigio.
Io e mrs dalloway ci siamo salutate a colazione dopo l'ultima pagina, con un cenno gentile del capo, perchè la mattina presto, le parole a disposizione non sono mai abbastanza. Ho preparato un pranzo con gli avanzi rinvenuti in frigo mentre su raiuno uno chef accreditato scodellava una meravigliosa torta di pandispagna. Potrei cucinarne una anch'io ma sono solita mettermi ai fornelli solo quando sono di buonumore altrimenti ho l'assurda convinzione che il cibo diventi triste. Che è una regola che vale sempre, se hai fame e sei di buonumore cucinerai piatti prelibati. Se sei annoiata, un po'scazzata e rigorosamente in pigiama da dieci ore non ne verrà nulla di buono. Ma si va avanti. Cercando di non tirare troppo le somme (la matematica esistenziale è qualcosa da evitare soprattutto in corrispondenza degli ultimi mesi dell'anno).
Amanda sonnecchia accoccolata sul divano come un gatto. Dovevamo fare qualcosa insieme ma poi, piove, il grigio è diventato ancora più grigio e la mia lotta alla metereopatia sembra essere persa in partenza. Presto smetterò di ascoltare queste melanconiche canzoncine e mi dedicherò al punk-rock e al turpiloquio. Come quel bambino della famosa pubblicità (o forse era un film)che, solo in casa, trascorreva il suo tempo a urlare -cacca/culo- saltando sul letto.
Umpf.


listening to Picture Picture JealousChangeOfMind

4 commenti:

Anonimo ha detto...

la tua teoria sullo stato d'animo per cucinare la trovo abbastanza convincente. ma non bisogna sottovalutare il potere assolutorio del cucinare. cucinare spesso significa rendersi utile, dare una mano in casa (e quindi tenere buoni i genitori), ma anche riscattare giornate buttate via. non ce la fai a studiare o a dare sostanza alla tua vita? cucina qualcosa! ti sentirai meglio. anche se forse non sarà proprio una squisitezza..

quel che sapeva frà ha detto...

Difatti infine ho fatto una torta. Genitori (papà soprattutto) contenti, sorella entusiasta, giornata grigia archiviata e una buona dose di chilocalorie in più in arrivo.

Anonimo ha detto...

so che questo commento non c'entra nulla, ma il bambino del cacca/culo mi stava molto simpatico. anche perché mi ricorda il mio cuginetto al quale insegnavo tutte le parole peggiori, quando avevo 11 anni e lui 2, e lui le ripeteva a tavola a tutti i distinti invitati dei miei zii.

ciao!

quel che sapeva frà ha detto...

Difatti mia sorella minore fu molto più precoce nell'apprendere turpiloqui vari...