lunedì, novembre 06, 2006

La Piccola Isolazionista

Sistema riavviato quindi.
Con difficoltà da non sottovalutarsi in quanto esistono e sono presenti al mondo (o almeno nel mio) periodi in cui pensi che sei giù e te ne vuoi tirare fuori subito senza capire che il tuo essere giù ha un significato molto profondo, (forse).
In questi casi la procedura standard consiste nel formattarsi per qualche giorno e attendere il tempo necessario prima di installare nuovi programmi.
Detto in parole spicce, si tratta essenzialmente di inabissarsi, nascondersi, prendere polvere, assumere atteggiamenti apa/socio patici.
Essere cozze.
Così ha fatto la sottoscritta e ha finito per guadagnare, oltre che un discreto numero di ore sul divano a sperimentare il fenomeno delle giornate che non passano mai, ottime letture di tutto rispetto.
Dopo il j'accuse di Saviano è stata la volta di Michael Cunningham (Le ore, meraviglioso, da cui hanno tratto un film che non ho visto, in cui credo ci sia Nicole Kidman, e mi domando fortemente perchè spesso pur non avendo visto un film mi ricordo attori e trama, dev'essere una sorta di reminescenza platonica) e Il Piccolo Isolazionista di Labranca, libro triste e geniale consigliabile se coltivate nel vostro cuore una punta di ostinato cinismo (che maschera in realtà una sconcertante malinconia per un eldorado di cui non avete mai fatto parte).

Vado a prendere il caffè.

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