mercoledì, dicembre 05, 2007

7 a.m.



Alle 7 di mattina il mondo è perfetto.

Sì è vero, sto correndo per prendere l'n-esimo regionale, e sono pur sempre le sette, e se avessi facoltà di volere sceglierei di rimanere nel mio caldo giaciglio il più a lungo possibile a sognare di posto molto lontani e molto felici, e so benissimo che il mercoledì è pur sempre il mercoledì, quella giornata stronza che si piazza a metà settimana e mi succhia via l'anima peggio dei dissennatori di Harry Potter, e che forse avrei dovuto studiare medicina e nascere in Svezia, alta, bionda e affettivamente legata ai Krisprolls.

Però giuro che il mondo è innegabilmente perfetto in quel momento lì, mentre scatto una fotografia prima della corsa finale al binario, non c'è virgola che potrei cambiare, voce che vorrei aggiungere, non c'è niente che potrebbe spegnermi gli occhi in quel secondo assoluto. Ginsberg diceva (in una delle poche poesie che mi sia mai riuscito di imparare a memoria) che il mondo, a dispetto della sua totale dolorosa imperfezione, che il mondo ha una bellissima anima.

Ora, io non sono sicura di avere ancora un'idea precisa su quello che sto studiando da tre anni a questa parte (consolante, vero?) e ho come la sensazione che non l'avrò mai. Però mi succede a volte di provare uno stupore inspiegabile per le cose, che siano cieli strabilianti la mattina presto o pipposissime teorie filosofiche su come (forse) dovrebbero (probabilmente) andare le cose(ammesso che esistano).

Ed è bello, innegabilmente, come la perfezione del mondo alle sette di mattina.

Non faccio che piangere adesso.

Ho pianto tutta la strada quando sono uscito dal Wobby Hall di Seattle.

Ho pianto ascoltando Bach.

Ho pianto guardando i fiori felici nel mio cortile,

ho pianto alla tristezza degli alberi di mezza età.

La felicità esiste lo sento.

Ho pianto per la mia anima,

ho pianto per l'anima del mondo.

Il mondo ha una bellissima anima.

Dio appare per essere visto e per essere pianto.

Cuore traboccante di Paterson.

Allen Ginsberg

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Vado a lavorare a piedi. E' un lusso, lo so. Ma ieri ho attraversato alle 7.15 la nostra piazza più bella, medievale, con quegli archi ogivali e lo stesso cielo che hai fotografato tu. Tu lo fotografavi e io lo guardavo qualche metro più in là. E, caspita, hai proprio ragione. Non penso esistano parole migliori di quelle che hai scelto tu.

Eliduin ha detto...

lascio un commento... ma non commento... nient'altro da dire oltre le tue parole... nient'altro in più delle sensazioni e dei sogni.
Il mio cielo, alle 7 di mattina, vede solo un angolo del tuo... un po' più a sud ed un po' più ad est... ma, INNEGABILMENTE, incredibilmente perfetto...
.: buongiorno, fra:.

Mimi ha detto...

il sonno è quello che è, alle sette di mattina. ma quando la meraviglia è più forte della cispa, questa è arte

rompina ha detto...

per me alzarsi presto e' una vera e propria tortura...poi pero' quando lo faccio mi accorgo che capiano spesso cose come questa ritratta in foto...piccole meraviglie per quei pochi che si fermano a guardare.
Fra, ti ho passato un meme (non odiarmi!)...dai sfogo alla tua piu' sfrenata fantasia consumistica! Vieni a trovarmi e vedi di che si tratta...! ;o)

Anonimo ha detto...

questa poesia mi é sempre rimasta in testa, credo sia una perfetta descrizione di un'emozione. e molto di piú.