Giulio fa capolino da dietro lo schermo del computer per qualche coccola extra e qualche tentativo di sgraffignarmi le dita mentre pigio sulla tastiera.
Abbiamo appena finito di guardare insieme lo spot dei coniglietti colorati che mi piace tantissimo
http://www.youtube.com/watch?v=yj0-bCWZOfo e consultato qualche sito di ricette di biscotti per natale.
Oh certo, avrei da studiare.
Miliardi di pagine di argomenti più svariati, da Freud a Tommaso d'Aquino, da Duhem a Leopardi e invece stasera cazzeggio impunemente, senza il minimo senso di colpa, lontano da tutte quelle cose che mi farebbero venire probabilmente maldipancia.
Anzi sto organizzando la mia minifuga dalla realtà che consiste nell'interrompere la programmazione di ogni singolo istante della mia vita nel dettaglio, altrimenti finisce che divido il mio esistere in unità di tempo come hugh grant in about a boy.
E hugh grant non era felice. Aveva bisogno di vedere un bambino che tirava una pagnotta in testa a un'anatra per sentirsi meglio.
Io ho visto i coniglietti. Ho visto la pancia bianca e rossa del mio gatto che dormiva sdraiato sul divano. Ho visto il cielo a milano per la prima volta dopo settimane. Ho ricominciato a leggere e a leggere i pensieri della gente quando sono in treno. Ho ascoltato due ragazzi rom vestiti di stracci suonare il violino da far venire i brividi. Ho lasciato la mia lattina di minute maid ace a una signora che mi chiedeva una moneta che non avevo. Mi sono ricordata l'id di flickr.
A volte capita di dimenticare password, nomi di accesso e buona parte di se stessi.
E io oggi festeggio perchè mi sembra di averli ritrovati tutti e tre.
giovedì, novembre 29, 2007
Coniglietti e anatre
quel che sapeva
quel che sapeva frà
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3 commenti:
benritrovata allora! ;o)
sono felice di leggere un po' di serenita', di tranquilla, dolce serenita', che ti sei autoregalata.
ma ora non e' che per sentirti ancora meglio ti vedremo in giro per Milano a tirar pagnotte in testa a qualcuno, neh???
Eh eh, la tentazione di tirar pagnotte è forte ma per il momento mi trattengo. C'è un unico indizio inquietante, ogni volta che poso il piede alla stazione centrale inizio a camminare velocissima, cioè correre, calcolando mentalmente la traiettoria che mi porterà più velocemente alla metro e il percorso più breve per l'università e come schivare quell'ingorgo di signore col trolley là in fondo.
Ho già la milanite?
da quello che mi dici...temo proprio di si'...io ce l'ho nel DNA, ma forse tu ti puoi ancora salvare!!! ;o)
Se non riesci a schivare...inizia pure a tirar pagnotte...non sara' socially correct, ma il buon milanese "fretta addicted" capira'...
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