domenica, febbraio 12, 2006


Un inverno che dura più del dovuto.
Freddo, grigio, severo, razionale.
Male al corpo diffuso, indolenzimento da negroni sbagliato, da barbera, da brasato al barolo. Decisamente un weekend troppo alcolico per la sottoscritta.
Guidare verso casa di notte ascoltando The End of The World dei Cure.
Preoccupazioni un po' vicine un po' lontane, molti ricordi che si accumulano uno sull'altro, legati a canzoni, a immagini di canzoni, a promesse non mantenute ma sempre presenti nella testa.
C'è questo cielo che è come me,
attraversato da nuvole leggere, indeciso sul da farsi.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

come al solito, grande fra. poche splendide parole che leggo sempre volentieri. Il cielo sopra Vercelli è sempre così, forse, indeciso sul da farsi. a presto.

Anonimo ha detto...

Mah come fai ad avere sempre il mio stesso mood? È incredibile ho delle pseudo coliche renali, dolori all'intestino e come se non bastasse mi sta pure esplodendo un'influenza mostruosa... Che dire??? Bali duri è quasi primavera =Þ

quel che sapeva frà ha detto...

Magari arrivasse 'sta "Maledetta primavera"...io ho il cappotto che ormai è tatuato addosso tanti sono i mesi che lo indosso...I want SUN.