venerdì, febbraio 03, 2006

Presagi inquietanti e una calma piatta

Stamattina mi chiama mia madre da scuole per chiedermi di portarle gli occhiali.
Amanda studia, così scendo io che sono appena rincasata dalla frugale spesa delle nove e un quarto. Un'ora bizzarra per frequentare i supermercati, ci trovi solo commessi assonnati e qualche nonna sveglia dalle cinque.
Qualcuno ha infilato un uccellino morto nel gancio per trainare la macchina. Per forza. Mica può essere andato a morire lì dentro, in posizione perfettamente orizzontale.
E' qualcosa di forte e abbastanza terribile.
Vorrei spostarlo ma non me la sento così decido chelo perderò strada facendo e non c'è bisogno di preoccuparsi più di tanto.
Questo ci rappresenta il presagio inquietante.
Dopo di che salgo in macchina e alla prima curva che infilo, zum, l'auto sfreccia via, assolutamente fuori controllo. Andavo piano ma la macchina fa almeno un paio di giri su se stessa. E io riesco a dire solo -cazzo, maledetto ghiaccio- e non penso a nient'altro. Che potrei ribaltarmi, che potrebbero arrivare altre auto e prendermi in pieno, lì in mezzo alla curva come una trottola. Controsterzo con il volante, aspetto che la giostra si fermi poi ingrano retromarcia e prima sotto gli occhi stupiti di qualche automobilista sopraggiunta.
Una assoluta calma piatta insomma.
Arrivo a scuola, lascio gli occhiali a un bidello, risalgo in macchina, l'uccellino morto non c'è più.
Per fortuna.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Wow questo sì che è abbastanza inquietante...A me è successa la stessa cosa stamattina! Ho sognato che perdevo litri e litri di sangue ieri notte e come per magia mia madre all'ora della colazione (che ahimé ho dovuto saltare) mi ha ricordato che oggi avrei dovuto fare una serie inquietante di esami tra cui quelli del sangue
-beh sempre meglio di quelli di trigonometria applicata-!
P.S. Lo so non è proprio un cattivo presagio ma io me ne ero completamente scordato, meno male che posseggo anche un inconscio ben più vispo di me...
P.P.S. Ho letto il tuo pezzo sulla poesia e se devo esprimerti una mia opinione per quel poco che può valere ti posso dire che essendo tu laureata in filosofia molto difficilmente (sono due autori minori) ti sarai imbattuta nel pensiero di Platone e Kant. A me sì e mi è venuto da pensare che tutto quel che si poteva dire circa la filosofia è già stato detto e anche in maniera piuttosto compiuta ma non per questo ho smesso di leggere libri filosofici o di cercare di dare un senso alla mia vita tramite essa... Quel che voglio dire è che se hai delle cose da dire, e le scrivi in forma di poesia io ci farei un pensierino -viste le cose belle che posti- ad andarle a declamare in pubblico e magari anche a scrivere un bel libro...
P.P.P.S.Se lo dovessi mai scrivere potrei prenotarne già fin d'ora una copia???=Þ

Anonimo ha detto...

non proccuparti, è successo un paio di giorni fa anche a valentino rossi.

e vai piano scemetta! :)

nonna Pepe

quel che sapeva frà ha detto...

Difatti pepe dopo l'accaduto non ho mancato di telefonargli e chiedergli consigli su nuovi pneumatici :-P

Conosco il genere esami del sangue, io di solito la notte prima sogno che viene succhiata l'anima, vengo assalita da una banda di vampiri o inseguita da siringhe giganti :-P E per il resto hai ragione, la mia in fondo è solo paura di scoprire che non valgo una cippa nell'unica cosa a cui ho sempre tenuto con me stessa tutt'intera: scrivere.