venerdì, settembre 09, 2005

*young and dumb

Piove e ieri sera ero brilla.
Due cose che dovrebbero concorrere attualmente a sfondarmi il cranio di malditesta.
E invece niente.
Niente sensazione scafandro, niente crampi alle gambe, niente metabolismo inceppato.
Mi sento come un benedetto fiorellino di campo, fresca come una viola mammola, e non so se attribuire questo effetto benefico all’alcool di ieri, all’avere trascorso una serata senza pensare nemmeno un minuto alle mie angosce quotidiane, all’ascolto mattiniero dei Lucksmiths che mi fa dondolare la testa mentre preparo la colazione.
Amanda dorme ancora, incredibile quanto possa essere pigra mia sorella. Pensare che le ho aperto la finestra della stanza per farla svegliare.
Io cerco di concentrarmi sulla barbosissima tesina con risultati ridicoli, una settimana intera trascorsa a scrivere cinque paginette scarse.
Nemmeno quando alle elementari la maestra ci aveva costretto a tenere un diario segreto (che poi correggeva lei e allora mi sono sempre chiesta dove fosse il segreto?) avevo trovato difficoltà così grandi ad esprimere il benché minimo concetto.
Sto diventando una troglodita, al pomeriggio guardo perfino i telefilm in tivù.
E’ che in realtà la sensazione che descrive ambarabàciccicoccò nel suo caleidoscopico blog la conosco perfettamente.
-Non avere voglia di fare niente – o anche –Adesso vegeto- sono fasi della vita che ogni tanto arrivano e ti si siedono accanto. Fasi terribilmente indiscrete e testarde, non se ne vanno finchè non le cacci via con le peggio maniere e ti rimetti in moto.
Quindi boh, forse il segreto è di non restare troppo in contemplazione delle proprie dita dei piedi e darsi da fare come matti.
O forse invece bisogna lasciarle passare e magari assecondarle se si pensa sia giusto così.
Io comunque devo andare a girare l’arrosto e svegliare amanda. Anche se di sicuro lei apprezzerebbe maggiormente il contrario.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Ambarabaciccicoccò a rapporto. (Che poi lo odio questo nome storpiato, soprattutto perché è la storpiatura del nome di uno dei più grandi capolavori della storia della Musica, dell'Arte e dell'Umanità).

Dicevamo.
Niente, io dico, Suz, che sono per combatterla pugni e morsi questa sensazione di apatia illimitata. Darmi da fare, leggere, imparare, scoprire: non voglio conoscere sosta, pur mantendo la mia andatura solo apparentemente placida e sonnolenta.
Non lo so, non riuscirei mai ad assecondarla, non credo proprio.

Forza, Suz. Sei fortunata tu, perché non hai lo Scirocco che in un momento qualsiasi può arrivare a distruggere tutti i tuoi sforzi!