martedì, settembre 13, 2005

*oceanside


Settembre, accorgersi che ho passato tre interi mesi a cercare di leggere Il Gioco del Mondo e non l’ho ancora finito, mi ci sono persa dentro.
Settembre, restare semplicemente senza fiato a farsi cullare dai colori di tramonti irripetibili che non torneranno più per il resto dell’anno, non avranno quella stessa luce inspiegabile.
Settembre scrivere la tesi, ascoltare i Decemberists, di nuovo, per il secondo settembre consecutivo innamorarmene perdutamente.
Settembre con la mia camicia a fiori e la giacca marrone settembre.
Settembre negli occhi di chi si concentra sull’oggi per non pensare al domani
Settembre è un parcheggio e una birra dentro un bicchiere di plastica e un abbraccio molto molto forte, che va al di là degli abbracci normali
Settembre, riconoscere negli occhi lucidi di qualcuno la tua stessa rabbia, il tuo stesso dolore.
Settembre, immaginare che le cose poi a un certo punto andranno meglio e si tratta solo di resistere ancora. Ancora.
Settembre sono gli ultimi metri dell’estate più lunga della mia vita al di fuori di ogni dubbio.
Un’estate che se dovessi definirla userei l’aggettivo “enorme”, un oceano immenso che mi ha completamente travolto e portato via.


Oh well, I guess I'm something of a ne'er do well,
even though that's something I could never do well.
I'm on track and keeping.
Oceanside -The Decemberists-

8 commenti:

Anonimo ha detto...

mamma mia come ti invidio la capacità di rendere "guardabile" ciò che descrivi.

quasi quasi mi commuovo ;-)

Anonimo ha detto...

se vuoi ti passo a prendere col pullmino wolkswagen...dai vestiti e vieni giù!

pepepeepepepe

quel che sapeva frà ha detto...

fly fly fly che mi piangi per 'sti quattro pensierini da donna tesi-addicted? Comunque sorrido e apprezzo...
Peps sei sempre in ritardo, è mezz'ora che t'aspetto di sotto e sono già al quarto kalumet della pace. Affrettati

Anonimo ha detto...

Sai cosa?
Non so perché ma mi è rimasto impresso un tuo vecchio post (non saprei datarlo neppure approssimativamente) in cui dicevi che tutto ciò che volevi era mettere Grace cathedral hill in rotazione continua e perderti per sempre nella sensazione di nostalgia che trasmette. Qualcosa del genere, almeno.
Ecco, io pensavo che a me piacerebbe una cosa. Suonare Grace cathedral hill (che è semplicissima, ovviamente) e cantarla insieme a te e a tutti quelli che la conoscono in un qualche posto con l'aria fresca settembrina e poca luce.
Non so perché, ma da allora, da quando scrivesti quel post, è un pensiero che ho spessissimo.

Lucio
(che ho pensato che 'sta cosa che non mi firmo magari può far storcere il naso a chi non sa che sono, per cui magari a volte mi firmo. Insomma. Sì.)

Anonimo ha detto...

Ops, due commenti uguali sono troppi, no?
Chiedo umilmente perdono...

Anonimo ha detto...

io mi dico che invidio la tua estate enorme,e naturalmente il modo in cui esprimi il concetto.
che poi forse anche la mia è stata un'estate-oceano,e per capirlo meglio mi sa che metterò questa canzone.
ciuk.

quel che sapeva frà ha detto...

Lucius, il potere di blogspot mi ha permesso di rendere il tuo commento "unico" :-). Sistemati a Parigi e poi si organizza il Decemberists contest agli Champs Elysèes, sono certa che riscuoteremo una grande successo, oltre che un certo numero di denunce. Grazie, as usual.
Jups, tutti vittime dell'estate oceano quest'anno, sembra che nessuno ne sia uscito indenne. Stiamo crescendo mannaggia a noi. Abbraccio.

Anonimo ha detto...

p.s. viva settembre