Un paio di sere fa, ho ripreso in mano "Sonno Profondo" di Banana Yoshimoto, e ho riletto per l'ennesima volta il racconto che dà titolo al volume, che ormai per me è come una canzone, da mettere su al momento giusto e lasciare suonare nella testa per il tempo necessario.
L'affinità del mio stile di vita degli ultimi giorni con la protagonista della storia mi è sembrata,ora più che mai, assolutamente inequivocabile.
Anche se io dormo poco,quell'intervallo preciso tra la mezzanotte con la testa che si rovescia su un lato del cuscino e il lavandino delle sei di mattina di amanda che si alza per andare a prendere il treno.
C'è in me lo stesso stato ipnotico nel vivere il tempo che scorre, alzarmi la mattina, studiare, uscire, parlare.
Mi accorgo di quanto poche siano le persone in grado di richiamarmi alla realtà, come gli squilli telefonici del compagno della protagonista, gli unici che riescano a scuoterla dal suo torpore profondo.
"It's almost a trap" canticchiano gli Architecture in Helsinki in una remota regione del mio cervello mentre sottolineo frasi e schematizzo concetti con una concentrazione parziale.
Forse dovrei fare attenzione, di solito quando uno abbassa la guardia qualcosa di pesante lo colpisce dietro la testa e lo manda steso.
E' che non mi preoccupo.
Punto, a capo.
Ho deciso di vivere un periodo semplice: soggetto, verbo, complemento oggetto; smetterla di perdermi lungo ramificazioni intricate di subordinate di primo, secondo, millesimo grado.
Lasciarmi leggere e scrivere dalle cose senza apprensione.
Lasciarmi suonare per il tempo necessario.
mercoledì, settembre 28, 2005
Allucinazioni da tesi I -sensazioni di estraniamento totale-
quel che sapeva
quel che sapeva frà
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3 commenti:
ti posso chiamare alle tre di notte cosi ti segno giusto giusto l'intervallo di mezzo nei tuoi sonni?ah, non fare caso se ansimerò un po, ho l'asma O_______o
epep
sembra la fase lucksmiths di settembre.
la condivido.
già. L'ascolto continuo dei Lucksmiths deve avermi cambiato la vita. Ora ci sono i Sambassadeur, domani chissà. Abbraccioweb.
Pepe.
Che dirti?
Ogni volta mi lasci senza parole. Anche e soprattutto quando mi fai le imitazioni di Al Pacino sulla webcam.
Il post è stato scritto anche su tua insistenza. Sappilo :-)
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