martedì, gennaio 04, 2005

E così oggi...Genova. Perchè Amanda voleva andare a vedere "Arti e Architettura" e io anche se non ero troppo convinta alla fine l'ho accompagnata e menomale. Nel complesso la giornata è stata piuttosto cool tranne per il fatto che non mi è riuscito di rinvenire una copia de "Le città invisibili" di Calvino nemmeno nelle plurime librerie genovesi. Ma domani a Torino ne troverò una per forza, ne sono sicura. Cmq, dicevamo, una figata paurosa. A cominciare dalla città che non mi ricordavo così piena di umanità di vario tipo e il porto con il mare luccicoso di sole e quei posti fantastici che mi piacciono un casino come i portici fetidi e le viuzze e le bancarelle di paccottiglia cinese, avrei fotografato tutto giuro. Fortunatamente Amanda mi ha strattonato verso la retta via, in direzione dell'esposizione opere dando inizio a un serrato tour de force in cui io scattavo e lei carica di borse, sciarpe e sacchetti vari, annotava sulla moleskine quello che stavo fotografando. Fatto sta che per via della sua calligrafia nordica è stata ben presto ribattezzata "My nordic assistant" mentre io mi sono guadagnata il soprannome di "The fucking photographer" per via dei miei modi bruschi e canzonatori. Indimenticabile la figura di merda a cui entrambe abbiamo contribuito sparando un'epopea di cacchiate in francese sul costruttivismo russo (argomento di cui possiedo un numero di nozioni pari allo zero assoluto)proprio di fronte a una coppia di attoniti turisti, scopertisi francesi d.o.c. qualche sala dopo, che ci hanno lanciato profondi sguardi di sgomento e sospetto. Come al solito inoltre, le guardie del museo si sono raccomandate con me di non rovinare i quadri con i ganci della borsa militare e mi hanno seguita col cuore in gola mentre agitavo la penna a mezz'aria per annotare i progetti più fichi. Devo ricordarmi di vestirmi un po' meglio quando prendo parte a questo genere di manifestazioni. Vabbè. Di cose da dire ce ne sarebbero tante altre, ma bisognerebbe essere stati lì, insieme a me e al mio nordic assistant, e forse anche così alcune cose non sarebbero risultate chiare lo stesso, ma è stata una bella giornata e sono felice e quindi basta, direi che basta così.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

l'astractisme est une espressionne de la culture du XIX siécle qu'on trouve specialmente dans les corentes les plus ideologiquemente eversive comme le costructivisme

Bonsooooir Suziè
le Rob

Anonimo ha detto...

che sborone che sei rob, tanto lo sappiamo che sei stato tre ore su google.fr a cercare un sito dove miseramente copiaincollare la frase :-)

una curiosità: in cosa consiste la "calligrafia nordica"???:-)


pepe

Anonimo ha detto...

Spero che nessuno che sappia il francese entri mai qui... Ciaoo Rob

quel che sapeva frà ha detto...

la calligrafia nordica è...semplicemente nordica...uno strano modo di inclinare le lettere, dovresti vederla peps, per il tuo compleanno ti scriverò un biglietto di auguri nordico anzi no. Lo farò scrivere dal mio nordic assistant. Rob, tranquillo quando ho aperto baracca qui speravo che nemmeno degli italiani ci passassero per leggere...