Più che raro credo.
O forse più frequente di quanto io pensi.
Incontrare una persona che te ne ricorda un’altra, che hai perso con gli anni o che credevi di aver perso e invece ti ritrovi a pensare che quella smorfia particolare e quel modo di muovere gli occhi sono e resteranno sempre i suoi.
Non sto parlando di un ex-amore, o di un ex-ragazzo o di tutte quelle cose odiose che iniziano con il prefisso ex e ti fanno sentire più vecchia di quanto non sei.
Sto parlando di quello che era il mio migliore amico e che forse, in un universo perfetto dove non esistono gelosie, invidie e sentimenti contrastanti, resterà come tale per sempre.
Quel posto rimasto semplicemente vuoto, quello di una persona seduta allo stesso tavolo per tanti anni che all’improvviso si alza e ti saluta con un confuso gesto nella mano.
Così.
Non lo sento da più di un anno ormai, l’ho intravisto soltanto una volta, qualcuno mi racconta che è dimagrito, che esce sempre con quella ragazza di cui era innamorato e che magari col tempo si è innamorata di lui.
Se dicessi che provo nostalgia non direi il giusto.
Nessun rimpianto.
Perché finché siamo stati noi, finché siamo stati in quella parentesi di vicinanza così delicata che è l’amicizia, ci siamo consumati di chiacchiere, esperienze, consigli e segreti.
Che non ho mai svelato a nessuno. Che non svelerò mai.
Che terrò sempre chiusi nel cassetto del nostro essere amici.
Ho ancora una sua lettera di compleanno in un cassetto.
"...sempre dalla tua parte”.
Per tanto tempo ci ho letto solo l’impulso di un momento, quello che porta a pronunciare frasi di cui uno si pentirà in seguito o promesse cui non potrà tenere fede.
Adesso so che non è così.
Quelle parole sono vere.
Nell’universo perfetto dove non esistono gelosie, drammi esistenziali e sentimenti contrastanti la nostra amicizia durerà per sempre.
Saremo seduti in qualche sera di fine luglio, su qualche panchina di fine luglio con la nostra corona ghiacciata in mano a parlare di tutto il resto.
mercoledì, agosto 15, 2007
(...)
quel che sapeva
quel che sapeva frà
(Sempre dalla tua parte, in un modo o nell'altro).
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5 commenti:
in un modo o nell'altro, è proprio così...
Se non ti sei commossa l'ho fatto io per te. Perchè capita a tutti forse... ed è giusto così
L'aspirante filosofo col registratore di voce
so di non essere io, ma anch'io penso spesso a te, per mezzo di quei contorti processi mentali di cui si nutre il ns cervello
Ci vuole più coraggio per dimenticare che per ricordare. Sören Kierkegaard
Noto con piacere il tuo ritoeno... e che continui a scrivere cose bellissime :)
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