venerdì, marzo 16, 2007

Frà vs Sbabbari 1-0

Quest'oggi è venerdì.
Lo realizzo dopo circa quattro secondi che ho aperto gli occhi, il cellulare vibra con forza la sveglia delle 6.30, vorrei piangere ma invece mi alzo e vado a fare colazione.
Se solo riuscissi a fare smettere quella vocina che canticchia sadica nella mia testa "Sveglia, caffè, barba e bidet, presto che perdo il tram".
Oggi è venerdì il prof di religione non c'è e quindi io lo sostituisco in tutte le ore.
Significa che invece di fare "alternativa" alla religione a pochi bimbi bravi e domi (quelli di seconda con cui giochiamo a storpiare nomi francesi), quelli di terza (con cui si parla di cucina marocchina) e quelli di prima (che raccontano ininterrottamente cose su cose senza alcun filo logico), dovrò fare supplenza nelle loro classi. Che sono rispettivamente una classe "brava", una classe di maniaci criminali e una classe di braccia rubate all'agricoltura.
Quindi oggi è venerdì, ho sei ore di lezione, devo fare assistenza nell'intervallo.
E ho tanta paura che mi scappi la pipì. E dovrei tenerla. E io odio tenere la pipì.
Così come odio alzarmi presto la mattina. Però quando arriverà quel porco stipendio so che per un breve, fugace, attimo mi sentirò come Vivian ("ho tutti questi soldi e non so come spenderli").
Quindi inforco la mia c3 zozza da far schifo, con una costellazione di moscerini di varie dimensioni incollata sulla carrozzeria come la pubblicità di un'auto di cortesia e mi avvio verso la consueta strada rettilinea sperando di non incappare nel solito uomo delle 6.30 col cappello e con una velocità di crociera di 30km orari. Così, per ironia della sorte, mi becco invece un autobus vuoto, il cui autista è chiaramente ubriaco e/o sotto effetto di psicofarmaci.
E' venerdì, ho davanti un autobus che sbanda, mette frecce a caso e va ai 35 all'ora e presto dovrò fare sei ore di lezione. Shit.
Giungo a scuola appena in tempo per estrarre il mio registro dall'ultimo cassetto in basso in fondo (sarà mica gerarchica la disposizione degli armadietti?) e correre incontro alla prima ora, non prima di aver fatto un pit-stop caffè alle macchinette.

1a ora: classe II verifica di geografia. A 'sto giro sono stata proprio cattivella. Ho messo definizioni, cartine mute, domande aperte. Difatti nessuno parla e per un attimo ho quasi il sospetto che i miei studenti siano concentrati.

2a ora: classe II supplenza. Entro e trascorro il primo quarto d'ora in piedi accanto alla porta come un maggiordomo. I due docenti di ruolo occupano la cattedra con le loro chiacchiere e le loro borse e non mi cagano neanche di striscio. Appena tolgono il disturbo ne approfitto per compilare un po' il registro e decretare quale sia il migliore ritratto di dragon ball prodotto da alcuni esemplari maschi della classe.

3a ora: classe I. Che, per intenderci, è quella di Prince Valiant. Entro e mi accorgo solo dopo venti minuti della presenza della professoressa di sostegno di cui non conosco il nome ma di cui mi colpisce sempre la curiosa pettinatura à la harry potter e l'araba fenice. Prince fa un timido tentativo di lancio della penna ma viene neutralizzato da un mio spaventoso cazziatone.
Mette il broncio e gli spunta qualche lacrima. Dopo una pausa di alcuni minuti per riabilitare la sua dignità lo mando alla lavagna a segnare i cattivi. Dal fondo qualcuno mi chiede se davvero Petrarca ha scritto il Cazzoniere.

Intervallo: bambini che si picchiano, bambine che urlano, bambini che urlano, bambine che si picchiano, bambini che mi offrono patatine unte.

4ora: classe II. Invano vengo implorata di restituire la verifica di geografia affinchè la si possa completare. Nego la grazia e assegno alcune frasi di analisi logica. Se solo avessi saputo che il bambino N. ha definito la mortalità infantile come "mortalità maleducata" le avrei restituite immediatamente.

5ora: classe III supplenza. Una gentilissima insegnante mi avverte nel corridoio di usare metodi forti e sicuri e non farmi mettere i piedi in testa perchè altrimenti la classe potrebbe avere il sopravvento. Il professore di educazione artistica mi lancia lo stesso guardo che le madri spartane indirizzavano ai figli che partivano verso la guerra. Io impugno il registro e penso
"O con questo o sopra di questo". Entro in classe. I ragazzi e le ragazze vengono colti alla sprovvista dalla notizie che il prof di religione non c'è e che sarò io a sostituirlo. Gioco la carta della prof giovane. Le possibilità sono due: 1)rompermi le scatole e quindi trascorrere un'ora di noiosissimi esercizi alla lavagna che io non ho voglia di fare e loro credo neppure 2)comportarsi civilmente senza urlare, sedersi uno in braccio all'altro come panda giganti, usare i cellulari, scollare le proprie chiappe della sedia senza autorizzazione della sottoscritta.
Ecco i miracoli a volte succedono.
Le ragazze si riuniscono per il consueto gioco della nonna cui partecipo anch'io per un paio di manches, i ragazzi giocano a mora cinese e una volta stufi vengono da me sfidati a produrre il maggior numero di barchette di carta entro la fine dell'ora.
Morale della favola: 58 barchette di carta, 27 compiti di geografia di 2a corretti con l'ausilio di alcuni volenterosi, 0 feriti, e soprattutto il primo complimento verace ricevuto in questa scuola "Prof, lei è stilosissima!".

6ora: classe I supplenza I bambini sono pochi e sovraeccitati. Nei loro occhi intuisco il lampo assassino di chi, dopo che avrò finito di firmare il registro, iniziare a darsele di santa ragione.
Per cui li faccio dividere in due squadre (fondamentalmente secchioni & cojoni) e iniziamo una serie di sfide di scioglilingua, acrostici, mimi, indovinelli. Un bambino troppo emozionato dalla gara in corso rutta rumorosamente, ma lascio correre. La sfida è accesa. Dopo la prima prova (scioglilingua) i cojoni conducono sui secchioni che si sono impappinati troppe volte. La prova saltinmente vede la squadra dei secchioni stravincere grazie all'approfondita conoscenza di personaggi storici con la M. (Muzio Scevola, Marco Antonio, Marco Aurelio) mentre i loro avversari hanno nominato soltanto Mago Merlino.
Nel finale i secchioni dominano nella categoria Titoli di film e danno la spallata definitiva ai cojoni che giurano rivincita. La campanella suona, metto i bambini in fila e li porto di sotto. Il bimbo Sifulo si avvicina ai suoi compari all'uscita ed esclama soddisfatto "Speriamo che il don non venga più".

Oggi è venerdì, ho finito sei ore di lezione, che Dio mi perdoni.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

spezzerei una lancia a favore della categoria alla quale mi sento più vicino facendoti notare che, nonostante la dubbia storicità del personaggio, "M"ago "M"erlino vale doppio, come anche maga magò e micky mouse. A parte questa tua svista resti cmq stilosissima.

Eliduin ha detto...

Anonimo, mi hai rubato la battuta!!!
Fra, sei una ganza!!!
:D