lunedì, giugno 05, 2006

latitanze

Scusate se latito. La verità é che ho perduto la mia penna usb e qui in ufficio é davvero difficile ritagliarsi anche solo cinque minuti di tempo per scrivere due righe in santa pace. Finisce che scrivo sul mio portatile da combattimento, a casa, e annoto tutto li', le peregrinazioni in giro per la Francia degli ultimi giorni, i momenti di quasi tranquillità e quasi felicità, i momenti di sconforto, le incazzature, le scoperte incredibili sull'economia domestica.
E mi spiace perché un blog é un po' come una pianta, bisogna averne cura.
Penso ai fiori che avevo piantato sul balcone di casa a Seattle, che erano diventati graziose pianticelle verdi e che nel mio breve ritorno scopro essere diventati foglioline secche raggrinzite. Che dovesse succedere una cosa del genere al mio blog sarebbe il segno di tempi che stanno cambiando, in cui non mi ritaglio più qualche secondo giornaliero da dedicare al mio irrefrenabile grafismo. Cosi' scrivo stamattina, mi nascondo nell'ufficio con qualche foglio intorno da prendere in mano in caso di incursioni estranee. Inizia una nuova settimana, un'altra e tutto continua a essere sempre più diverso, giorno dopo giorno.
Ogni tanto penso che a tornare a casa sarà una persona che non era quella che agli inizi di maggio con una macchina piena di scatoloni si é trasferita in mezzo a tutte queste casette del playmobil incrociando la vita.
E non so se sia bene o sia male, o sia semplicemente questione di cose che vanno in un certo modo e non ci si puo' fare niente, ogni tanto l'unica é abbandonarsi alla corrente.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

D'accordissimo sul bisogno di prendersi cura del blog. Se non lo fai più, vuol dire che qualcosa è "arrivato" (come direbbero i francesi), qualcosa è cambiato, se vuoi.
A me, voglio dire, le tue parole mancano.

E poi sorrido per tutte quelle "é" al posto di "è", che forse è quasi come la "e" senza accento...

Anonimo ha detto...

Ops, ero io, quoi.

Lucio

Eliduin ha detto...

L'importante è che il cuore non latiti, che sia sempre lì, presente a se stesso, attento e vigile a raccogliere ogni piccolo raggio di sole.
(mi piace la rappresentazione di Chambery con le casette playmobil... mi sa di piccolo posto perfetto, così perfetto da non essere vero.... e mi incuriosisce)
PS: compra un'altra pennina USB!!! Ci mancano i tuoi pensieri sul web....
Abbraccione con due baci (italian way, yes, sir!!!)

quel che sapeva frà ha detto...

Faro' il possibile e anche l'impossibile...:P