martedì, giugno 27, 2006

Post a punti invisibili. Cioé una serie di pensieri sparsi.

I treni ti portano avanti e indietro e basta.
Il resto, gli strappi alla pancia e gli occhi velati sono cose tue, che dipendono da te e non le puoi spiegare.
/Sarebbe più facile se fossimo tutti trasparenti come in quel racconto di Rodari, non mi ricordo quale, ma ricordo che il protagonista era limpido come una sottile lamina di vetro e la gente poteva vedere quello che gli succedeva dentro, se era triste, se era innamorato, se diceva le bugie/
Ho trascorso buona parte della serata di ieri a chiacchierare di filosofia e massimi sistemi con una ragazza francese conosciuta da poco; la cosa più assurda é che in 4 ore di conversazione ho usato un mucchio di parole che non erano mie e ho avuto la netta impressione di doverle staccare dal cervello con violenza e poi cercare di partorirle con l'ordine più logico possibile.
Ma, forse allora sto davvero imparando il francese, anche se ho ancora molto moltissimi pensieri italiani, roba che ci potrei riempire sei scompartimenti di un treno e non ho perso il vizio di tradurre tutte le conversazioni che mi capitano a tiro d'orecchio.
Ho ripreso a leggere, Tabucchi, Seminerio, un libro giovane che parla di morte e rock ma soprattutto di altro (Il rock é morto, l'autore non lo scrivo ha troppe consonanti nel cognome), la notte sogno di diventare una patita del fitness e della dieta e di riordinare il mio studio come si deve. Il resto del tempo, lavoro, lavoro, lavoro anche quando imboscarmi sarebbe la cosa migliore e prendo treni, vedo posti, ascolto musica strana che forse non mi convince più e di fronte a due sacchi di biancheria e a un pavimento che camminarci a piedi nudi é una specie di pena medievale, mi metto davanti ai fornelli cucino un filetto di tonno ballando i bee gees ed esco a comprare le sigarette nella chambéry by night, con francesi che bevono demilitre di birra e granadine e altre strani beveroni zuccheratissimi e colorati come le giostre di gardaland.
Quasi luglio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

je t'aime.


epep

quel che sapeva frà ha detto...

;-P