(Padova, Orto Botanico)
Sono lì davanti a un fiore che galleggia con grazia infinita sulla superficie dell'acqua, la sfiora appena, tracciando impercettibili sentieri di acqua trasparente che durano il tempo di un secondo, di uno scatto.
Nemmeno sicura di riuscire a cogliere quel movimento effimero e irreale, talmente è perfetto.
Penso che forse la natura non permetterà che le rubi un'immagine tanto preziosa, me la concederà solo per una manciata di istanti che siano sufficienti a farla imprimere nella mente.
O nemmeno questo.
Finirò per dimenticare il fiore, la delicatezza dei suoi petali, la magia infinita della sua bellezza.
E invece succede che la foto riesca, che i sentieri rimangano, e che resti intatta anche la sensazione che provo di fronte a questa immagine. Di sentirmi sospesa così come mi è successo tante volte, durante questa estate che sembra essere durata più del previsto e al tempo stesso trascorsa in un soffio, mentre guardavo le nuvole che scorrevano da una parte all'altra della mia finestra, del parabrezza, del balcone di un albergo davanti all'adige.
Sigarette, canzoni, libri mai finiti, tesi mai iniziata davvero.
Amanda e io sdraiate sul letto in mutande che guardiamo sky cinema1 come vecchie pensionate.
Qualcuno che pazientemente ascolta la mia voce al telefono per quindici minuti tutti parlati, senza quasi respirare come solo io posso fare.
Scoprire con curiosità e stupore che ci sono persone che non smettono mai di essere meravigliose, lo sono sempre.
Cene venete e vino a fiumi.
Mp3 lungo tutta la Lombardia e il Trentino e il Veneto con il ginocchio che fa tum tum contro i sedili della macchina.
Fiori, alberi, architetture, quadri, Biennale, buio, luce, piedi, scarpe gialle, cani biondi, bambini, contemplazioni, epifanie, tramonti, fulmini, pioggia, macchie di biro sul dorso della mano, disegni abbozzati.
1 commenti:
gran bella foto suzie...
alla prossima....; )
pepe
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