Uff, che grana svegliarsi la mattina.
Sono di nuovo stanca come un canguro che ha deciso di partecipare alla Parigi-Dakar per guadagnarsi un momento di gloria (?).
Me ne sto lì a saltellare fiaccamente in mezzo alle dune, con tutte queste supermacchine intorno che schizzano via sollevando enormi nuvole di polvere e avanzo sulle mie zampe debolucce verso la mia meta.
A sapere quale essa sia, sarebbe un gran conforto.
Di certo non è un'oasi dove svaccarmi vita natural durante, non sono il tipo di canguro che ama oziare tra mille lussi e agi contemplando soddisfatto il suo marsupio all'ultimo grido.
Non è nemmeno una fortezza berbera (esisteranno fortezze berbere?) in mezzo al deserto in cui rinchiudermi e trascorrere il resto dei miei giorni ad ascoltare il triste rumore dei miei zompettii che si amplifica per i saloni vuoti.
Magari è un posto fuori da questo enorme deserto, dove in quanto canguro mi immagino stiano cose strepitose che mi faranno sentire davvero bene.
Che poi il vero problema è che come canguro sono decisamente testardo ma anche decisamente confuso in merito al tipo di paradiso che vorrei meritarmi.
E ogni tanto finisco per chiedermi se il bello di me, il mio paradiso, non stia proprio
in questa Parigi-Dakar donchisciottesca, a combattere giorno dopo giorno contro timori e pregiudizi per dimostrare a tutti che i canguri come me non li ferma nessuno...
...neanche il buon senso.
giovedì, marzo 10, 2005
Il canguro e la Parigi-Dakar
quel che sapeva
quel che sapeva frà
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11 commenti:
Le fortezze berbere esistono. Il problema è che sono fatte tutte di sabbia (con delle formine e dei secchielli giganti) e con l'alta marea vengono via.
Ciaooo
Rob
In non rari momenti di lucidità mi accorgo chiaramente che tutto questo discorso della felicità e del paradiso e dei sogni di realizzare è solo una stronzata. L'utopia, il tendere a.
Non può che essere così, come così bene dici tu: il "paradiso", la nostra bellezza, sta davvero soltanto nell'evolverci, nel cambiare, nello scoprire il nuovo. Non ci sono mete secondo me, punti d'arrivo, meglio. Cito Ani (Evolve) e i Pearl Jam (Do the evolution).
(Don Chisciotte è un personaggio che mi affascina da morire... Ma Sancho l'ho adorato più di lui)
Ero io, chiedo perdono...
Lucio
Dai Lucio, ormai anche se non ti firmi si sa che sei tu, questo blog lo leggiamo io, te, pepe, mia nonna e anche alcuni web-canguri. Ok, forse è vero per certe persone il paradiso non c'è perchè se anche ci fosse non se ne accontenterebbero...però ogni tanto penso che sarebbe proprio fico trovarne uno. Riuscire a raggiungerlo, stare un po' lì a guardarsi le dita dei piedi, giusto per riprendere fiato e incominciare a cercarne un altro.
Ma dai, lo legge anche tua nonna?
Ci presenti?
P.S. Se do fastidio con le mie idiozie telematiche, sopprimetemi con un'iniezione letale
Ciaoo
Rob
Infatti, povero Rob!!!! Suz ingiusta che non lo annovera fra i lettori!
Appunto, esattamente ciò di cui parlo. Uno arriva lì (o desidera di arrivarci) si guarda un po' le dita dei piedi (magari li odora anche un po' :/ ), e poi riparte per una nuova ricerca. Evolve, evolve...
(che poi non è nemmeno detto che uno riparte così, di sua sponte. Magari è il paradiso che fino ad un secondo prima era paradiso che improvvisamente cambia fisionomia e perde la sua perfezione. Voglio dire, la cose cambiano - come dicono i Marta sui Tubi)
Lucio (vabbe', io mi firmo, che non mi piace l'anonimato, in generale)
ma cosa pensate che dirà suzie, quando scoprirà che in realtà IO sono sua nonna???
O____o
nonna pepe
Be', probabilmente dirà che c'è un lettore in meno ;-)
Be', probabilmente dirà che c'è un lettore in meno ;-)
Lucio
Suzie ha ragione.
Per annoverarmi tra i lettori, bisogna che io sappia leggere, cosa che non so fare.
E non so neanche scrivere, come si evince da questo commento.
Ciaoo
Rob
Saluti da un web-canguro. Per un attimo ho avuto la tentazione di fare un post su nonna-pepe
Albs
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