Ma quando a ventun'anni ti ritrovi la domenica pomeriggio, alle tre, nel freddo cortile di un paese perso nelle campagne casalesi, di quelli che quando ci entri la gente ti guarda con quella tipica faccia da "E chi caz**o sei?", attorniata da ragazzini di dodici anni che giocano a scoppiare i petardi vicino alla portiera della tua macchina e ti chiedono come si fa a rollarsi una siga, allora capisci che qualcosa che non va, che forse ti sei persa un pezzo della storia o come al solito ti hanno fregato mentre non facevi troppa attenzione.
Odio la domenica pomeriggio.
Abolitela.
domenica, novembre 14, 2004
quel che sapeva
quel che sapeva frà
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2 commenti:
Ultimamente la domenica mi piace un po' di più...
E' l'unica giornata che sembra leggittimare il mio attuale stato di torpore.
Ciaoo
Rob
la domenica per me significa svacco budello sul divano, niente bambini che lanciano petardi, niente sole, niente aria, solo SVACCO SUL DIVANO
chiamatemi pigro, vacca, budello, nullafacente
non vi risponderò
mi sta spuntando un brufolo, maledizione
pepe
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