Sono senza internet, senza telefono, senza soldi nel cellulare e non ho la più pallida idea di come farò a consegnare il mio piano di studi entro domani alle 11.30, impedire che mi facciano dare un esame in più, sopravvivere a milano, organizzare una festa di compleanno in maschera entro sabato, ripassare tutto entro la prossima settimana, trovare i soldi per fare il biglietto del treno, spiegare a giulio che le mie dita sulla tastiera non sono accattivanti prede.
mercoledì, settembre 17, 2008
mercoledì, febbraio 20, 2008
ammorbata
Prima o poi aggiornerò.
Al momento sono troppo impegnata a spendere i miei ultimi giorni di vacanza contraendo tutte le forme possibili di influenza in circolazione.
A presto.
lunedì, luglio 09, 2007
Adieu...
Forse farei meglio a tacerne, guadagnando in credibilità e stima.
Ma ci sono certe cose, certe "sventure", che è bene condividere con gli altri, affinchè ciò che ha danneggiato te possa beneficare un'altra persona con i suoi effetti ilari.
Occorre premettere che questa non è la prima occasione in cui siffatto evento coinvolge la sottoscritta e che, anzi, pare quasi il fato l'abbia destinata a dover smarrire in modi incredibili e miracolosi, uno dopo l'altro, questi oggetti così futili eppur così necessari alla nostra vita quotidiana.
Vabbè è solo che ieri sera mi è caduto il cellulare nel water.
Pluf.
Ora sa di fogna e non si accende più.
Il cellulare precedente, l'anno scorso, era caduto nel lavandino.
Pluf.
Mentre un'amica lavava i piatti qualcuno aveva telefonato e la vibrazione aveva fatto precipitare il telefono tra flutti di detersivo e cucchiaini.
L'anno prima, per dire, in campeggio una pigna aveva divelto lo sportellino del mio di allora telefono mentre correvo a ripararmi da una tromba d'aria.
Stoc.
Poi c'è quello che mi hanno rubato in un collegio di preti.
Fruc.
Inizio seriamente a pensare di tornare al metodo dei piccioni viaggiatori e delle lettere chiuse con la ceralacca e affidate a paggetti con il taglio vergottini di iva zanicchi a sanremo.