La metropolitana si trasforma in un pontile di legno un po' alla dawson's creek, con tanto di ninfee, paperette e sole primaverile.
No, non ho fumato niente, solo chiuso gli occhi qualche secondo con la testa piena di musica per cancellare la stanchezza che già di prima mattina mi martella la testa mentre vado a lezione attraversando un traffico di persone incredibilmente serie e incredibilmente rinchiuse nel proprio micromondo, chi sprofondato nella lettura dei vari metrocityleggo, chi impegnato a esibirsi in una performance musicale alla ricerca di qualche spicciolo, chi con lo sguardo perso nel vuoto, chi a leggere ken follett e chi come me con le sue brave cuffiette in esposizione a significare che probabilmente in quel momento è sintonizzato a una frequenza in cui il mondo è una folle fantasia della mente.
Il mondo folle fantasia della mente non è niente male.
Oltre al pontile uno può immaginarsi un pic-nic sull'erba, di essere iscritto a medicina, di stare andando a ricevere un oscar e di non essersi svegliato alle cinque e mezzo del mattino.
In effetti alle cinque e mezza del mattino il mondo reale sembra una folle fantasia della mente senza bisogno di una colonna sonora musicale o di tenere gli occhi chiusi: gli oggetti galleggiano e non si ha chiara percezione nè del proprio corpo nè di ciò che si sta facendo.
L'automatismo è un meccanismo affascinante, i gesti sono precisi ma del tutto incoscienti.
E poi il cielo è lilla, le persone grigie o bianche, i treni ventosi e gli alberi trattenuti.
Il pontile invece è tranquillo.
Ci resto per qualche secondo, lancio un sasso nell'acqua e aspetto che i suoi cerchi concentrici si dissolvano lentamente lasciando la superficie intatta.
Poi apro gli occhi e mi alzo.
Appena in tempo per non perdere la fermata.
venerdì, febbraio 29, 2008
Folle fantasia della mente
quel che sapeva
quel che sapeva frà
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5 commenti:
cosa saremmo senza gli automatismi? forse, svegli all'alba, il nostro cervello incredulo prenderebbe fuoco :)
sa molto di un film di Michel Gondry...
Quoto Mimi. Sa molto di Gondry:-)
oddio...le 5.30 del mattino...riesco solo vagamente ad immaginarmelo...hai tutta la mia stima...
Gliups: molto probabilmente non reggerebbe l'aumento di tensione e si spegnerebbe, un po' come fa il mio portatile quando ci metto la chiavetta usb :-P
Mimi: quando si dice "farsi i film". Io me ne faccio moltissimi. Tipo oggi a lezione sognavo di dire al mio professore di cambiare parrucchiere o passare alla tinta.
Albs: j'aime Gondry! Ve lo ricordate quando furoreggiava il video con i bambini che all'uscita da scuola facevano le formine?
Rompì: le 5.30 sono un territorio di nessuno. La gente si muove ma non lo sa, sembra di stare sul set di qualche filmazzo sugli zombie.
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