Da giorni incombeva sulla classe seconda il fantasma delle grandi pulizie.
Fantasma poichè a me non ne era stata data comunicazione nè sul registro nè verbalmente. Eppure i ragazzi mi sfracellavano le palle con continue domande su quando e come sarebbero avvenute le pulizie della classe
"La prof X ha detto che dobbiamo farle entro lunedì e nelle sue ore".
Peccato che io la prof X la incontri ogni giorno e che, a parte riservarmi il solito sorriso del tipo
-buongiornomerdasecca- non abbia aggiunto altro. Infine decido di immolarmi alla causa e propongo ai ragazzi di rimandare l'opera di nettoyage a lunedì pomeriggio.
Tanto fa caldo e in molti lasciano la voglia di applicarsi culturalmente a casa nella pausa pranzo.
Ora, la mia esperienza di pulizie di aule scolastiche è nulla.
Per me dovrebbero demolirle e basta: le pareti della seconda sembrano sopravvissute a un sisma del 5° grado della scala Richter, i colori dominanti sono il bianco e il grigio, le veneziane rotte e una finestra è tenuta chiusa con il nastro adesivo.
Quindi fosse per me, proporrei una di quelle spettacolari detonazioni a catena che sbricioli ogni piano della scuola.
Le aule del futuro dovrebbero essere colorate, senza spigoli e con le pareti di gomma, così i bambini ci possono rimbalzare mentre si picchiano selvaggiamente durante le ore di lezione.
I ragazzi affermano che la prof X ha dato ordine di rimuovere le scritte da pareti e banchi e di staccare le gomme da masticare là ove se ne trovino.
Poichè il mio buonsenso mi sconsiglia di fornire alla ciurma di dodicenni bottigliette di acido potenzialmente corrosivo, suggerisco loro di portare da casa della semplicissima carta vetrata con cui, al massimo, possono farsi un po' di peeling.
I gremlins si mettono al lavoro con entusiasmo. Passano con la carta vetrata il listello di legno che corre contro la parete e rimuovono scritte e bianchetto. Il lavoro è egregio, finalmente ci liberiamo delle scritte "Giorgia Orgia" e "Milan Super Merda": il legno appare leggermente sbiadito ma tant'è devo riconoscere la loro abilità di falegnami.
Proprio in quel momento irrompe in classe la bidella M. , simpatica come un fermacarte accidentalmente conficcato in uno stinco, e inizia a sbraitare contro i ragazzi perchè hanno rovinato il legno dell'aula.
Da brava suppl mi assumo ogni responsabilità e propongo di ridipingere il suddetto schifoso compensato con del lucido o con della vernice.
"Eh sì, adesso anche la vernice vuoi mettere figuriamoci!".
Giuro che la tentazione di tirarle un calcio in culo è fortissima, così come quella di correggere i circa cento congiuntivi sbagliati che pronuncia nella predica successiva in cui annuncia che mi fornirà lei un liquido adatto alle pulizie, prima che la sciaguarata giovane supplente prenda altre disastrose iniziative.
Ascolto in silenzio, canticchiando nella mia testa "Love will keep us together".
Quando la bidella termina la sua arringa continuo a interrogare i recuperandi, mentre la ciurma gremlins utilizza generosamente il prodotto specifico fornito dalla gentile signora M. con le apposite spugnette. Dopo pochi minuti qualcuno esclama:
"Prof, ma con 'sta roba cola via tutto!"
Con orrore osservo che lo speciale spray ha sbiadito l'intonaco delle pareti ed è gocciolato sul listello di legno facendolo diventare bianco a mò di pollock posticcio.
Il risultato è una gara di vomito parietale.
Il liquido ha corroso tutto, intonaco, maglie dei pulenti, banchi, pavimento, libri e quaderni.
Sembra impossibile ma la classe fa più schifo di prima.
Ecco quindi perchè nelle note del registro appunto con una certa qual soddisfazione che
"La classe ha effettuato le pulizie richieste utilizzando i prodotti specifici forniti dal personale ausiliario"
Tiè, ciapa lì e porta a cà.
martedì, maggio 29, 2007
Grandi pulizie
quel che sapeva
quel che sapeva frà
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5 commenti:
""simpatica come un fermacarte accidentalmente conficcato in uno stinco""
non ho potuto far a meno di guardare il mio simpatico fermacarte un trullo appuntito in bronzo ed ho provato tanto dolore al sol pensiero...
ciao 72.
hehehe...mitica come sempre ^^
72: hai pensato a quel dolore e fastidio? moltiplicalo per cinque, dividi per tre, aggiungi un multiplo di nove et voilà un incontro tipo con la bidella M.
Jackkk: quanto avrei voluto postare una foto delle pareti vomitate di bianco :-) eheh
che zoccola la bidella---
eh sì khachacha...non sai quanti turpiloqui tarantiniani mi sono inghiottita in 5 mesi di follia scolastica :-)
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