In questo periodo sono talmente stanca che spesso la sera ho l’impressione che il mondo si ripieghi su di me come una scatola.
Una scatola che ha un profumo tutto uguale, di cartone, di legno e allora mi domando dove siano finite le sfumature, i colori, i profumi.
[là fuori]
Il problema è che io sono qui dentro, seduta sul fondo e non faccio niente per uscire.
Ho scritto delle cose, pensieri di poche righe, sul crescere, su cosa significhi per me, sui vestiti che si ammucchiano sopra la sedia della mia stanza, su una certa mancanza di abbracci che c'erano.
Se mi sono davvero liberata da tutti i miei sensi di colpa.
Se riscoprirmi più fragile di quanto potessi immaginare sia un bene o un male.
.stanca.
Di studiare, di tenere acceso il cervello su pensieri difficili, di osservare provette di filosofia per ore e ore fino a perdermici dentro, di mettermi in provetta, di scrivere, di parlare anche.
Penso che fuori è davvero tutto molto difficile e complicato, e che mi capita di non avere la più pallida idea di come comportarmi, di come affrontare, superare e proseguire.
Non mi piace sentirmi così vulnerabile, non ci sono abituata.
Preferisco chiudermi in una scatola e aspettare che ritorni il vento e mi sollevi ancora.
mercoledì, novembre 16, 2005
PiPpApOsT
quel che sapeva
quel che sapeva frà
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1 commenti:
eccoti un bacio per tirarti su....dai suz
pepe
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