lunedì, dicembre 20, 2004

Per Natale vorrei...
Faccenda semplice da piccini compilare la lista dei regali di Natale, una sfilza di utopie e materialità che avrebbe fatto sorridere qualunque adulto, dalla pace nel mondo al dolceforno in un millisecondo, senza nemmeno metterci una virgola di mezzo.
L'inizio della lettera suonava sempre un po' come una captatio benevolentiae nei confronti dell'adorabile pancione rosso (o del Gesù bambino di turno, a seconda delle tradizioni), facendo pubblica ammissione del fatto di non essere stati per niente buoni ma che alla fine lo si era capito e d'ora in poi si sarebbe fatto meglio.
La maggior parte di noi non usava nemmeno il condizionale utilizzava con ostinazione un più risoluto indicativo, modo della certezza e dell'ineluttabilità.
Voglio questo e quest'altro.
E basta.
Mica è un reato volere qualcosa per sè.
Dal cuore alla bocca, come un lampo che attraversava il corpo dalla testa ai piedi, lo stesso che ci scuoteva al momento di scartare i pacchi, quando sì, effettivamente il gioco aveva funzionato ancora una volta e il regalo tanto richiesto era arrivato lì proprio lì, tra le nostre mani.
La cosa migliore di avere cinque anni, oltre al lusso di potere trascorrere le giornate all'asilo a puntinare cartoncini colorati, era quell'innocenza così diretta nel comunicare i propri bisogni, senza domandarsi mai quanto fossero validi o leciti.
L'idea che potessero esistere sovrastrutture mentali in grado di filtrare i propri sogni più intimi era lontana dalla nostra anima di bimbi quanto Plutone dal pianeta terra.

Ecco,
io, quest'anno, a Babbo Natale, se non è di troppo disturbo, vorrei chiedere un po' di quella spontaneità che nel mio arrovellarmi continuamente su cose o persone ho finito per perdere del tutto.
...e la pace nel mondo, ovviamente.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

>La cosa migliore di avere cinque anni, oltre al lusso >di potere trascorrere le giornate all'asilo a puntinare >cartoncini colorati, era quell'innocenza così diretta >nel comunicare i propri bisogni, senza domandarsi mai >quanto fossero validi o leciti.

Questa frase è stupenda davvero, standing ovation.
*clap clap clap*

Henry
con i sogni un po' filtrati ma in fondo felice

Anonimo ha detto...

Sembra scritto su misura per me, questo post..
Sono innegabilmente veri i tuoi pensieri, peraltro scritte così bene..
Io però non mi riesco a convincere. Sicuramente si era più spontanei; anzi, si era spontanei, da bimbi mocciolosi. Io oggi però i desideri non ce li ho per davvero, nessun desiderio. Forse perché non accetto contributi altrui alla mia "felicità", forse perché sono troppo orgoglioso da ammettere di aver bisogno di chissà che. Forse perché... Sto cercano di spiegarmi, insomma, ma mi viene difficile: io non voglio nulla, questo per me è spontaneo, oggi. Magari solo qualche amico normalmente distante miglia e miglia, magari solo il mio letto e i miei scaffali pieni di libri, a Palermo..

Anonimo ha detto...

Michia ma allora sono deficiente...
Paueroso

Anonimo ha detto...

Ah, un'altra cosa!
Mi intriga tantissimo la tua tecnica zen per far fare silenzio, nella tua testa almeno, al bordello che c'è tutt'intorno. Che io questa cosa è sempre stata una fissazione, riuscire a leggere col mondo sguaiato chiacchierante intorno, riuscire a sentire la musica e provare le stesse emozioni che provo quando la ascolto da solo nella mia stanza anche quando sono in tram, diretto all'Università.. A me non riesce così bene, per me certi momenti sono davvero sacri, e se li vivo anche solo un pelino peggio di come li avrei potuti vivere in altre circostanze (nella mia stanza da solo, ad esempio) mi incaz.. come una bestia, sento di aver perso qualcosa..
Paueroso (che finalmente non ho dimenticato la firma!)

quel che sapeva frà ha detto...

grazie henry...ciao pauer, per la firma non preoccuparti, il tuo stile nei commenti è inconfondibile...curiosa questa cosa per cui dici di non avere desideri e alla fine parli di amici e libri lontani...pensaci! Per la questione del silenzio nella testa non so proprio spiegarti come si faccia...io ci sono arrivata per caso un giorno mentre leggevo; mi sono accorta che il mondo fuori si era completamente spento, come se tutto il rumore esistesse soltanto nel momento in cui riaprivo gli occhi della mente su di esso....

Anonimo ha detto...

In questo post ci sono parole troppo difficili per me, come "captatio benevolentiae", "sovrastrutture", "Babbo Natale", "mica". Ciaoo Rob

quel che sapeva frà ha detto...

presto il post sarà tradotto per venire incontro alle tue esigenze :-P ciau robbie.