In questi giorni il mondo mi sembra davvero più ovattato che mai.
Non so se sia un problema di orecchie tappate o il segno conclamato di un mio progressivo allontanamento dalla realtà terrestre.
Fatto sta che davvero percepisco quello che mi circonda soltanto se mi concentro davvero.
Pensieri dell’ultimo periodo, felici e meno felici, Amanda è partita oggi pomeriggio e non si è arrabbiata per niente anche se le ho perso i suoi occhiali da sole preferiti.
E’ una fortuna avere una sorella che è anche la tua migliore amica, la persona a cui, se proprio tutti ti dovessero mandare a fare in culo contemporaneamente, potresti rivolgerti in qualunque momento.
Io non so bene se riesco a farle capire quanto è importante, quanto sono fondamentali le risate che mi strappa durante la giornata, anche in momenti in cui da ridere c’è ben poco e tendo a ritirare gli ormeggi e lasciarmi trasportare al largo…poi finisce sempre che sulla riva vedo questo donnino che si sbraccia con foga e mi urla –Ehi torna qui, dove cavolo vai, aspetta che ti racconto questa cosa.-
Perché io con Amanda condivido più del semplice dna.
Ho la sicurezza assoluta che un essere umano come sono io, senza una qualche figura di riferimento tanto vicina da costituire un prolungamento di se stesso non ce l'avrebbe mai fatta a campare nel mondo attuale.
Mondo di persone che chiedono e non sempre rispondono, un attimo sono vicine e un secondo dopo lontanissime, persone che restano, scappano, scompaiono. Una corrente vorticosa in cui è difficile restare a galla.
Fortuna che c'è un braccio cui aggrapparsi.
Stasera forse cinema e forse no, domani sarà già un giorno molto mondano e a ben guardare il mio mood del momento è terribilmente a-giovanile.
Si vedrà.
giovedì, dicembre 30, 2004
quel che sapeva
quel che sapeva frà
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commenti:
bellissimo questo post...davvero....
pepe
Posta un commento