mercoledì, ottobre 01, 2008

autoreferenzialità ma neanche troppo

Oggi camminavo per Seattle senza scopo alcuno se non quello di camminare e ascoltare musica. 

E’ una delle libertà che ho deciso di prendermi prima dell’inizio delle lezioni e della milanite e del pendolarismo.

Considerando che ieri l’ho passato a letto bloccata da un bastardissimo dolore alla cervicale, la settimana di libertà ha ancora quattro giorni e mezzo da offrirmi che ho intenzione di trascorrere nel miglior modo possibile ovvero da persona tranquilla

Mi rendo conto che pur avendo gli anni che ho trascorro la maggior parte delle mie giornate in ansia per qualcosa, un obiettivo da raggiungere, un problema da affrontare, una situazione che non va. 

Sempre costantemente di corsa, tesa come un elastico pronto a lanciarsi chissà dove. 

Oppure sono arrabbiata per come va il mondo e come vanno le cose. 

Per la sensazione di totale impotenza, di contare meno di zero nel grande gioco delle parti. Di non poter fare nulla per modificare gli eventi sul serio. 

E' difficile  dire cosa farò da grande (difficile perché sono giunta alla conclusione che per me un lavoro valga l’altro, non ho mire da donna in carriera e non me ne frega nulla di una gratificante vita professionale. Mi basta un lavoro dignitoso che non sia truffare le persone o rubare soldi a qualcuno, per il resto quel che viene viene). 

E’ altrettanto difficile indovinare se riuscirò a trovare davvero quella gigantesca x verso cui direzionare finalmente il mio elastico e saltare. 

Oggi però camminando per Seattle come in una città trasparente, seguendo le note della musica mi sono sentita davvero tranquilla. Nonostante tutto ho ancora la capacità tirarmi fuori, di giudicare se è una cosa è giusta o sbagliata secondo il mio punto di vista, di avere ben chiaro quello che non vorrei essere mai.

Per quanto ti possano rubare pezzi, per quanto ti possano mettere in discussione, per quanto possano sempre finirti altrui bastoni tra le ruote, la coerenza, la convinzione di fare la cosa giusta sono doni importanti e non devono essere sottovalutati.

Mai.

1 commenti:

Eliduin ha detto...

"...la coerenza, la convinzione di fare la cosa giusta sono doni importanti e non devono essere sottovalutati..."
E neppure persi, e possibile.
Rilassti, che la cervicale non perdona!!!