The woman who sold her world
Modificherò il post che era stato scritto qui precedentemente perchè davvero troppo triste e deprimente.
Una roba quasi insopportabile.
Il titolo lo lascio però, gentile parafrasi di una canzone di david bowie finita chissà come nel piatto del cd in questi giorni insieme ad Iron & Wine, Stereolab, Duncan Sheik...
Giorni un po' di merda a dirla tutta, giorni di studio/lavoro, di mille impegni presi senza ricordarsene il motivo, di apatici silenzi di fronte alle solite confessioni a cuore aperto, di bilanci non troppo positivi, di malesseri fisici e psicologici.
Forse faccio le valigie e mi trasferisco da laurençita in pavia a fotocopiare i libri per la tesi, a cazzeggiare al parco, a svaligiare librerie e bere rum del discount.
Anzi senza forse, mi sa che ci vado proprio e basta.
Fate buona guardia al blog nè.
2 commenti:
veramente brutto saperti in questo stato. tieni duro.
un abbraccio.
fly
Vai, non ti preoccupere, il blog te lo teniamo noi.
Cmq ci tengo a precisare che quella canzone E' dei Nirvana.
Ciaoo Rob
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