lunedì, luglio 28, 2008

Leaving Seattle

Ci sono periodi in cui il nostro corpo cerca di recuperare le energie in modi misteriosi. 

A me ad esempio succede di dormire tantissimo a qualsiasi ora del giorno e contemporaneamente non riuscire a scrivere pressoché nulla. 
Però, poiché mi faceva proprio brutto lasciare il blog così a metà, senza dire una parola, ho deciso di appuntare un ultimo breve aggiornamento prima delle vacanze.
Tra qualche giorno abbandonerò gli orizzonti lattiginosi dell'afa padana alla volta di paesaggi marini e cercherò di scrollarmi di dosso la polvere dell'ultimo mattonissimo anno universitario.
Detto questo auguro a tutti quelli che transitano da queste parti un'estate che si faccia ricordare con piacere e un po' di necessario struggimento.
Buone vacanze regà.


5 commenti:

Enzo ha detto...

Buone vacanze cara, e grazie dell'augurio, questa estate per me è già indimenticabbbbile! :-)
Tu ricaricati per benino le pile che c'è sempre bisogno delle tue parole sul blog...
Io resto a baluardo del nordest, partirò il 24 agosto per l'Irlanda, come avrei dovuto scriverti in una mail promessa e mai digitata...Vabbe', la troverai nella inbox al tuo ritorno!
Ciao!
Enzo

Enzo ha detto...

PS: niente più struggimenti, grazie! ;-)

Mimi ha detto...

Da queste parti lo struggimento prevale su tutto il resto, ma è sempre bello augurare buone vacanze a qualcuno di speciale come te. Abbracci!

Anonimo ha detto...

mi fiondo qui per dirti che qui a bologna un bel gruppo di belle donne (vedi http://www.comunicattive.it)
sta promuovendo un bando di concorso per attrici e scrittrici di teatro. scadenza 15 ottobre. richiedono un monologo al femminile. ... insomma, hanno pensato dritto a te e forse ancora non lo sanno!

se ti interessa fammi un fischio, ti mando il doc con il bando!

buona estate da un'altra recidiva nostalgica-dei-pezzi-mancanti.

quel che sapeva frà ha detto...

Enzus: l'augurio ha funzionato le vacanze sono state più che buone e belle.
Mimì: Milano d'estate dev'essere roba da affrontare con grandissimo coraggio.
Tamai: sempre la solita donna che se non ci fosse bisognerebbe inventarla. Farò un fischio e suonerò anche il clacson due volte :-)