L'estate 2006 passerà alla storia come un periodo infinito e indefinito, forse perché l'ho passata a lavorare, in un posto fuori da tutto quello che di solito é estate per me, Seattle che suda, Seattle che fa un tuffo in piscina, Seattle che cerca invano un nuovo spray antizanzara che faccia il suo effetto.
Svegliarsi la domenica mattina e non sentire niente di niente, solo il fischio di qualche treno e la televisione a volume spropositato del vecchio pensionato di fronte, che la guarda sul balcone, per prendere fresco.
Queste cose sono forse mancate ma ce ne sono state altre.
La mattina presto gli alberi che ondeggiano, innumerevoli foglie che si sfiorano e producono lo stesso rumore di una pioggia strana e magica. Per dirne solo una, che non é ancora momento di bilanci.
E.
Chambéry é The Truman Show e un po' anche Mullholland Drive.
L'estate 2006 é un po' anche autunno, prima del previsto.
martedì, agosto 08, 2006
Torno subito
quel che sapeva
quel che sapeva frà
*Questo blog abbassa le serrande fino al 16 agosto*
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