L'esame si avvicina ma io ho ancora voglia di sentirmi leggera.
Così Simone propone una gita fotografica in cui senza parlare ci si perde nell'osservazione delle risaie dorate e delle nuvole enormi, lente, velieri nel cielo d'autunno.
Tra i campi gli unici rumori sono quelli delle mosche e delle rane che saltano da un fosso all'altro.La terra sotto i piedi è secca e percorsa da impercettibili ferite di ruote da trattore.
Periodi difficilissimi arriveranno.
Arriveranno i regionali, la metropolitana, le code per comprare i libri, il dover trascinare le scarpe da un posto all'altro.
Oggi però è il primo giorno d'autunno, fa caldo ma nell'aria c'è quella punta frizzantina che racconta di foglie colorate e primi maglioni appoggiati sulle spalle la sera.
Mangiamo l'ultima granita sul viale mentre il sole scompare dietro i tetti delle case e si alza un po' di freddo.
Se avessi una lampada da strofinare esprimerei il desiderio di partire subito e andare a vedere com'è l'autunno in giro per il mondo e cos'altro ha da raccontare.
4 commenti:
io andrei solo in giro per il mondo...d'autunno, d'inverno, primavera...nessuna preferenza, l'importante e' andare...
gita fotografica? sbav, che invidia!
e poi tu oltre alle immagini hai parole incredibilmente esaustive su questo inizio autunno
:° invidioti plurimamente
bellissima foto, bravi ragazzi!
se mi capiterà di trovare in un mercatino una lampada, conserverò per te il terzo desiderio
coraggio!
PS: e comunque sei antipatica perchè mi hai quasi fregato il titolo del post autunnale che stavo per scrivere! ;-)
Rompina: sarebbe mica male. Giochiamo il superenalotto? :-P
Gliuppì: i complimenti di una "collega" son sempre graditi...
Enzo: fattene una ragione, solo la tastiera più veloce del web :-P
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